(di Andrea Pinto) Recep Tayyip Erdogan: “Avevamo detto che avremmo risposto a qualsiasi attacco e abbiamo risposto nella maniera necessaria (il riferimento è l’urto della fregata greca Limos contro la nave militare turca Kemal Reis ndr) e che l’avrebbero pagata cara. Se sarà il caso risponderemo ancora, perché la nostra nave da ricerca Oruc Reis continuerà la sua attività”.
Il presidente turco dimostra di non voler tornare indietro sulle esplorazioni di gas e petrolio nell’Egeo. “Quelli sono i confini spirituali della Turchia”, sostiene Erdogan.
Erdogan ha però parlato con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel:”Siamo rimasti d’accordo di riprendere un processo non appena la tensione scenderà”.
L’incidente. Secondo alcuni media greci, la fregata Limnos avrebbe urtato e danneggiato la nave da guerra turca Kemal Reis che scortava la Oruc Reis al largo fra Rodi e Creta. Per l’agenzia turca Eha, la Kemal Reis ha intercettato e danneggiato la nave greca, costringendola a tornare in porto.
II portale Greek city times mostra però in alcune foto dell’esercitazione fatta dalla Marina francese con quella greca che la Limnos sarebbe intatta.
Emmanuel Macron ha inviato un paio di aerei rafale e la fregata La Fayette per un’esercitazione congiunta con le forze armate greche, cipriote ed emiratine. Erdogan al riguardo ha tuonato: “Un Paese che non ha nemmeno una costa nel Mediterraneo orientale. Fatemi essere molto chiaro: non cercate di mettere su uno show”.
Nel frattempo droni turchi sorvolano l’isola di Rodi mentre caccia e droni greci scortano la nave di ricerca di Ankara.
E’ di ieri la notizia che la Grecia ha annunciato un’esercitazione militare nella stessa zona dove opera una la nave di esplorazione di Ankara scortata dalle fregate di Erdogan. Esercitazione congiunta con Cipro e gli Emirati arabi uniti che hanno già inviato 4 F-16 a Souda presso l’isola di Creta.
Tra domani e giovedì la tensione nel mediterraneo orientale salirà quando inizierà l’esercitazione militare. Atene ha diramato un avviso ai naviganti circa la zona delle esercitazioni a sud est di Creta, nell’area di Rodi e Castelrosso. La stessa zona del Navtext diramato dai turchi, dove opera la nave da ricerca Oruc Reis attorno all’isola di Castelrosso. Nell’area è presente anche una fregata turca pronta al combattimento.
La nave turca Oruc Reis intende esplorare nelle acque prospicienti l’isolotto greco Castelrosso, a 580 chilometri dalla Grecia continentale, ma a soli 2 km dalla turca Kas. Ankara rivendica uno spazio che corrisponde, in parte, a quello che aveva nell’Impero ottomano. Erdogan non recepirebbe così il Trattato di Sevres del 1920 e il Patto di Losanna del 1923 che riducevano quelle frontiere, e non riconosce l’Accordo di Parigi del 1947 che toglieva all’Italia il Dodecaneso consegnandolo ad Atene.
La Germania è l’unica che sta cercando di mediare a livello diplomatico. In questi giorni è atteso prima ad Atene e dopo ad Ankara, il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, mentre il 27 e 28 agosto si riuniranno i capi delle diplomazie dell’Unione europea per discutere delle esplorazioni e trivellazioni turche, giudicate illegali da Grecia e Cipro.
Ma nel Mediterraneo altre nazioni intervengono al confronto in maniera indiretta. Israele ha fornito alla Grecia i droni Heron mentre i cantieri navali greci Onex Neorion e Israel Shipyards hanno da poco sottoscritto un accordo di cooperazione per la costruzione di corvette per la Marina ellenica.