I Giovani dell’Udc Italia hanno risposto duramente alle parole del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio che, in una diretta Facebook, ha valutato il taglio dei parlamentari come un miglioramento del Parlamento, affermando come “l’Establishment” sia contrario al taglio.
“Di Maio sembra proprio si sia smarrito nei meandri del Parlamento – trasmettono i Giovani dell’Udc Italia – nella sua ultima diretta Facebook ha detto tutto ed il contrario di tutto, finendo per evidenziare egli stesso le criticità della riforma proposta. Serviranno infatti diverse altre riforme successive per poter quantomeno provare a garantire rappresentanza e governabilità. È più che evidente che anche all’interno dello stesso M5S ci siano dubbi sulla proposta, avendo compreso che non ci sarà alcun risparmio in termini economici con il taglio proposto, non ci sarà alcuna garanzia di rappresentanza dei territori ed è fortemente a rischio la nostra Democrazia. I Padri Costituenti hanno scelto questi precisi parametri per garantire la Democrazia; è utile evidenziare come il numero di Parlamentari sia perfettamente in media con tutti gli altri Paesi Europei. Riteniamo assurdo che a voler spiegare la Democrazia Rappresentativa sia proprio chi, fino a pochi mesi fa, cercava di abbattere proprio questo concetto parlando di Democrazia Diretta”.
I Giovani dell’Udc Italia evidenziano come, invece, sia proprio quell’Establishment a volere la riduzione dei Parlamentari.
“Vorremmo invitare tutti alla riflessione; la storia ci insegna che la riduzione dei Parlamentari sia sempre stata richiesta da associazioni eversive o dalle Lobby. Un minor numero di Deputati è più facile da controllare. L’accentramento del Potere in un minor numero di persone è sempre un rischio molto alto. E forse, anche inconsapevolmente, i Populisti sono guidati proprio da quell’Establishment di cui parlano. Perché portare avanti una riforma del genere senza alcuna garanzia di rappresentatività dei territori e senza alcuna legge elettorale è una follia (basti pensare allo squilibrio che si creerà tra la Calabria, che avrà un Rappresentante ogni 320 mila abitanti ed il Trentino Alto Adige che invece potrà avere un Rappresentante ogni 150 mila abitanti). In questi 2 anni di Governo il Movimento 5 Stelle non ha ancora forse compreso la vera funzione del Parlamento; d’altronde le ultime Politiche hanno portato nei “Palazzi”, per citare lo stesso Di Maio, persone senza alcuna competenza. E forse è arrivato proprio il momento che la Politica si rigeneri e riporti le giuste competenze al Governo”.