MIPAAF, Bellanova: “nella nuova PAC sostegno ad investimenti e pratiche virtuose. Necessario rafforzare gli strumenti di gestione del rischio”
Per agevolare la fase di transizione post pandemia, la nuova PAC “dovrà offrire il necessario contributo sostenendo sia gli investimenti che le pratiche più virtuose, in particolare attraverso gli eco-schemi e i pagamenti agroambientali, e rafforzando gli strumenti di gestione del rischio”.
Lo ha detto stamane la Ministra Teresa Bellanova, intervenendo al Consiglio informale Agrifish in corso a Coblenza. All’ordine del giorno l’esperienza maturata nel corso della pandemia, le lezioni apprese, la necessità di assicurare la resilienza delle catene di approvvigionamento.
Quanto all’ipotesi di una un’autosufficienza produttiva a 360 gradi per l’Unione, tra i temi del documento di discussione proposto dalla Presidenza tedesca, Bellanova, ritenendolo un obiettivo seppure auspicato non realizzabile, ha piuttosto indicato la necessità, proprio per questo, di “stabilire regole di reciprocità con i partner commerciali extra Ue, pretendendo il rispetto delle stesse regole in termini di qualità, sicurezza alimentare, diritti dei lavoratori e dei cittadini e, soprattutto, introdurre l’obbligo dell’indicazione del Paese di origine delle materie prime in etichetta dei prodotti alimentari, per permettere ai consumatori di poter fare scelte trasparenti e ragionate”
“Se un prodotto viene realizzato con materie prime provenienti da Paesi dove i livelli di tutela e qualità non sono equiparabili a quelli Ue e, per questo costa meno”, ha proseguito la Ministra, “non vogliamo certo impedirne la vendita, ma i consumatori hanno il diritto di saperlo. Porre al centro dell’attenzione la libera scelta dei consumatori non può certo essere considerato in contrasto con le regole WTO e costituisce il modo migliore per valorizzare il sistema agricolo e agroalimentare europeo e, con esso, il reddito delle nostre imprese agricole”.
Per questo, ha affermato Bellanova, “siamo sempre favorevoli all’indicazione del Paese di origine delle materie prime utilizzate nei prodotti agroalimentari e all’opportunità per ogni Stato membro di poter indicare singole regioni di provenienza delle materie prime, quando appropriato”.
Bellanova ha quindi rinnovato il sostegno italiano all’ipotesi di un’etichettatura volontaria e armonizzata sul benessere animale, priorità della Presidenza tedesca, ricordando come il Parlamento italiano abbia recentemente approvato una norma con la quale si prevede l’istituzione di un sistema di qualità nazionale basato proprio sul benessere animale e sulla sostenibilità del settore zootecnico. “L’esigenza di introdurre un sistema di etichettatura sul benessere degli animali è sempre stata da noi condivisa per due obiettivi: migliorare la sostenibilità dell’intero processo allevatoriale, fare chiarezza su un mercato che, senza regole, si presta a facili speculazioni, discrimina le imprese e confonde i consumatori”.
Infine, la Ministra ha ricordato, in linea con le osservazioni di altri partner UE, come la risposta alla pandemia abbia sottolineato e valorizzato la rilevanza del settore agricolo e della filiera alimentare, evidenziando al contempo anche le sfide legate all’immigrazione di manodopera e ai lavoratori stagionali, su cui sarà importante una riflessione comune.