Le parole del Ministro Roberta Pinotti, sulla questione dell’intervento della Marina militare italiana, in Libia per aiutare il governo libico nel contrasto degli scafisti e del fenomeno del traffico di esseri umani. Intervento che ha bisogno del sostegno parlamentare. Prevista la votazione martedì prossimo.
La guardia costiera libica sta facendo un lavoro importante per riprendere i confini marittimi ma ha bisogno di un sostegno. Il presidente Serraj lo ha richiesto con una lettera al governo e noi pensiamo che sia importante, in un momento in cui la Libia cerca di ricostruire le proprie capacita’ di controllo dei confini. Lo abbiamo gia’ fatto quando c’era da rispondere alla cura dei feriti subito dopo la battaglia contro il terrorismo per riprendere Sirte, oggi lo facciamo per stroncare il traffico degli scafisti. Chiudere questo traffico illecito e’ obiettivo che deve essere di tutti. Sara’ un pattugliatore che fa parte della missione Mare Sicuro – dispiegata nel Mediterraneo Centrale – ad entrare nei prossimi giorni nelle acque libiche per fare la ricognizione e capire meglio le necessita’ della missione che l’Italia si appresta a far partire di supporto alla guardia costiera libica. Ma l’ingresso della nave italiana nelle acque territoriali del Paese nordafricano avverra’ solo con modalita’ concordate con il Governo di Tripoli, che tiene molto alla sua sovranita’ e non vuole dare l’idea che forze militari di altri Stati abbiano libero accesso alle proprie acque territoriali.
Foto Marina Militare