Le Nazioni unite hanno oggi chiesto alle forze in conflitto in Siria di ricordare “l’obbligo di proteggere i civili”, esprimendo preoccupazione per decine di migliaia di persone intrappolate nella città roccaforte dello Stato islamico (Isis). Si stima che vi siano tra 10000 e 25000 persone bloccate nella città, ha detto il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric, che ha notato che il “numero esatto resta difficile fa verificare, data la situazione sul terreno”. Il portavoce ha spiegato che sul terreno sono in corso combattimenti, per cui l’accesso a Raqqa non è possibile per l’Onu. “Ricordiamo – ha continuato – a tutti gli attori militari i loro obblighi di proteggere i civili e assicurare accesso umanitario, in linea con la legge umanitaria”. A luglio le organizzazioni umanitarie hanno distribuito aiuti a circa 263000 persone in 46 punti dentro Raqqa, ha spiegato Dujarric. Le Forze democratiche siriane, l’alleanza curdo-araba sostenuto dalla coalizione internazionale è entrata a Raqqa due mesi fa. Ma il progresso è rallentato dai militanti del Califfato.