Gli Stati Uniti sospenderanno le procedure per il rilascio di visti turistici in Russia, a partire dal 23 agosto. La procedura, come riferisce
l’agenzia di stampa russa “Tass”, riprenderà dal primo settembre solo nell’ambasciata Usa a Mosca, e per un periodo di tempo indefinito. L’iniziativa di Washington giunge in risposta alla riduzione del personale imposta dal governo russo alla missione diplomatica statunitense a Mosca. Tali restrizioni dovrebbero essere mantenute fino a quando saranno resi effettivi i tagli al personale, ha fatto sapere l’ambasciata Usa. La pianificazione delle partenze e delle riduzioni del personale è già iniziata per soddisfare il termine del primo settembre indicato dal governo russo per la riduzione del personale”, si legge in una nota pubblicata oggi dall’ambasciata Usa a Mosca. L’ambasciata statunitense ha aggiunto che opererà a capacità ridotta  fino a che i nostri livelli di personale saranno diminuiti. Le modifiche del personale influenzeranno anche la programmazione di un numero limitato di domande di visto per gli immigrati, ha riferito la missione diplomatica. Lo scorso 28 luglio il ministero degli Esteri di Mosca aveva risposto all’approvazione delle nuove sanzioni statunitensi contro la Russia riducendo a 455 persone il numero complessivo dei diplomatici statunitensi in Russia e interdicendo l’utilizzo di alcuni immobili. Nella nota in cui si comunicava la riduzione del personale della sede diplomatica statunitense, il dicastero di Mosca precisava di riservarsi la possibilità di autorizzare anche altre misure in base al cosiddetto “principio di reciprocità”. La riduzione richiesta dalle autorità russe, infatti, è in piena conformità al numero dei diplomatici russi e del personale tecnico russo attualmente impiegato negli Stati Uniti. Alla sede diplomatica, inoltre, è stato interdetto l’utilizzo di alcuni depositi a Mosca e di una dacia a Serebrianij Bor, nell’area nord orientale della Russia.