(di Emanuela Ricci) Ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha annunciato in diretta a reti unificate la necessità per l’Italia di lavorare ad un “Piano per il Rilancio del Paese”, un Piano ambizioso che vedrà le migliori forze nazionali unite con un solo obiettivo, quello di presentare un progetto credibile ed attuabile a Bruxelles per ricevere in dote i 172 miliardi previsti dal sontuoso programma di stanziamenti denominato, “Next Generation Plan”.
Mentre a livello nazionale si sta pensando ora alla Rinascita, in una cittadina a sud di Roma, Colleferro la Rinascita è iniziata da tempo e già oggi ci sono i risultati della maggior parte dei progetti “ambiziosi” che la giunta comunale si era prefissata.
Il merito di uno nuovo “metodo”, quello del fare a testa bassa senza se e senza ma, è sicuramente della giunta guidata dal sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, eletto il 16 maggio 2015 nelle liste del centrosinistra.
Sanna a soli 27 anni – tra i più giovani sindaci d’Italia – è stato scelto dagli elettori per condurre l’attività amministrativa di un comune, Colleferro, da sempre balzato alla cronaca nazionale per politiche rivelatesi dissennate che hanno portato la cittadina sempre più verso “l’economia dell’immondizia”, come spesso il sindaco Sanna chiosa su facebook, in riferimento all’Inceneritore e alla discarica di Colle Fagiolara.
Sanna e la sua giunta, dal lontano 2015, si sono rimboccati le maniche iniziando a lavorare su una certosina opera di rilancio del città pensando ad opere urbanistiche ad alto impatto strutturale e sociale, ma anche cercando di attrarre investimenti per cambiare radicalmente l’economia locale verso progetti “green” ed ecosostenibili.
Così sul profilo Facebook il sindaco Sanna riassume, in una frase, la filosofia della sua giunta:
“Lavoreremo per questo, per migliorare il presente gettando le basi del futuro di una Città che mette al centro il cittadino con le sue esigenze, le sue aspettative sulla qualità della vita e perché no.. anche i suoi sogni!”
A proposito di sogni, uno è stato realizzato ed illuminato a festa con il tricolore proprio l’altro giorno, in occasione della Festa della Repubblica. Il Castello Vecchio di Colleferro è stato ripulito e messo a disposizione della cittadinanza. Il Castello Vecchio rientra in un progetto che prevede uno stanziamento di 200 mila euro e che lo vedrà al centro di un Parco, crocevia di due piste ciclabili e del percorso podistico 3C, entrato di recente in possesso del Comune colleferrino. Il Comune, di recente, ha preso in carico anche via Romana (chiusa dagli anni ‘50) che vedrà la viabilità di Colleferro totalmente stravolta a favore dei cittadini che potranno andare da Piazza Italia a Colleferro Scalo in pochi minuti senza passare per Piazzale Matteotti e Ponte Sabotino. Lo potranno fare anche in bicicletta perché nel progetto è prevista una pista ciclabile.
In programma anche i lavori del nuovo ponte sulla ferrovia che collegherà Via Fontana dell’Oste (zona ex Mattatoio) a Via Valle 7/2 (zona Piani Artigianali) nei pressi dell’area dove sarà costruita la nuova Caserma dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.
Per quanto riguarda la cultura, oltre al Museo Comunale che tutti conosciamo avremo anche Spazio Colleferro, un museo esperienziale, dedicato alla Città ed al contributo dato dalla stessa alla ricerca, allo spazio e all’esperienza umana dei viaggi interstellari.
Importante per l’economia dell’intero indotto è l’apertura del nuovo centro di distribuzione Amazon che garantirà 500 posti di lavoro a tempo indeterminato, più quelli a tempo determinato.
Per quanto riguarda la Sanità Sanna ha invitato tutti i colleghi sindaci ad analizzare lati positivi e negativi della gestione dell’emergenza da Covid-19, da parte della Asl RM5.
L’appello di Sanna: “Serve subito più personale, serve l’ampliamento del pronto soccorso, serve una risposta seria sui servizi ginecologici e pediatrici alla luce della trasformazione in Covid H dell’Ospedale di Palestrina. Abbiamo avviato questa discussione sia in maggioranza sia nella conferenza dei capigruppo con tutte le forze politiche. Va avviato il ragionamento anche con i nove comuni della ex Asl RM30 che sicuramente sapranno considerare equamente e con giudizio unanime le questioni, al di là delle differenze politiche. La territorialità deve essere il punto centrale, in relazioni anche ai territori contigui coi quali però condividiamo già qualcosa. Centri nevralgici e servizi troppo lontani non possono più garantire una adeguata assistenza sanitaria alla popolazione e la necessaria capacità di confronto collegiale tra la Asl e le prime autorità sanitarie rappresentate dai sindaci”.
Per l’emergenza economica in atto, la giunta Sanna sta già lavorando per trovare soluzioni concrete a favore delle categorie in maggiore crisi.
Cosa dire allora, buon lavoro Sindaco!