Presentati i risultati dello studio sulle attività e sul pubblico del Festival della Cultura creativa
Nell’ampio e articolato “Piano d’azione” a sostegno dell’arte e della cultura, messo a punto dall’Abi con le banche che operano in Italia, il Festival della Cultura Creativa si pone l’obbiettivo di avvicinare i giovani di età compresa tra i 6 e i 13 anni alla cultura, stimolandone la creatività e il pensiero critico. La manifestazione di quest’anno è stata anche l’occasione per realizzare una ricerca scientifica sul contributo che iniziative come queste possono dare alla crescita culturale e creativa dei ragazzi, curata dal prof. Guido Guerzoni della Bocconi con la prefazione di Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’Abi.
“La creatività e la cultura – scrive Sabatini nella prefazione della ricerca – rappresentano la ricchezza di una società. Fornire ai ragazzi gli strumenti per accedere alla cultura, promuovendone la cittadinanza attiva e stimolandone la creatività progettuale, è una delle premesse per sviluppare la innovazione e la crescita del nostro Paese. “
Lo studio evidenzia che manifestazioni come il Festival della Cultura Creativa offrono ai bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare nuove modalità di apprendimento efficaci e divertenti.
In particolare, i giovani partecipanti apprezzano soprattutto la possibilità di poter conoscere cose nuove (45,3%) e di confrontarsi con gli altri (27%). Per gli adulti – educatori, docenti e genitori- un evento come il Festival, oltre ovviamente a contribuire all’educazione dei bambini, permette loro di rapportarsi con le proprie emozioni attraverso diverse forme di cultura e di comprendere punti di vista diversi dai propri.
Tra gli obiettivi dell’indagine, anche quello di sondare le opinioni rispetto all’impatto, in termini sociali ed economici, generato dal Festival nel territorio. Circa la metà del campione (47%) ha affermato che l’iniziativa ha contribuito a consolidare il legame con il proprio territorio e la propria città e ad accrescere l’impegno per valorizzare le proprie tradizioni locali, anche attraverso una più ricca offerta culturale. Genitori e insegnanti, inoltre, hanno dichiarato di essere orgogliosi di quanto la loro comunità sa proporre a livello nazionale ed internazionale e vorrebbero che il lavoro di squadra attivato durante il Festival si ripetesse anche in altre occasioni.
Gli intervistati, infine, hanno affermato che il Festival ha contribuito a dedicare più tempo a seguire altre attività culturali promosse nel territorio, visitare musei e gallerie e ad approfondire la conoscenza dei temi presentati al Festival.
Foto: interno.gov.it