Le raccomandazioni del Congresso Internazionale delle Comunità Musulmane di Abu Dhabi, che ha riunito lo scorso 8 e 9 maggio i rappresentanti delle minoranze islamiche di oltre 30 paesi nel mondo, sono riportate nel “Raccomandazioni del Congresso Internazionale delle Comunità Musulmane”
In esso si parla “dell’avvio del Consiglio Mondiale delle Comunità Musulmane come istituzione internazionale mirata a coordinare gli sforzi delle istituzioni delle società musulmane nei paesi non islamici e a rafforzare il loro ruolo nel raggiungimento di un modello di civiltà che possa incoraggiare i membri delle società islamiche in un contributo alla rinascita dei loro statuti civili ed economici, correggendo l’immagine stereotipata dell’Islam e dei musulmani, riducendo il divario intellettuale e culturale tra le componenti della comunità umana e lavorando per costruire ponti tra i suoi cittadini”.
Fra i vari punti anche la necessità di “affrontare le cause di diffusione dell’estremismo e del terrorismo in tutte le sue forme, siano esse politiche, sociali, economiche o intellettuali, affinché esso venga sradicato ed estirpato”. I leader musulmani riuniti ad Abu Dhabi sono convenuti anche sull’obbligo di “prevenire il disprezzo o l’abuso, specialmente attraverso i social media e attraverso tutte le piattaforme audio e video dei mezzi di comunicazione elettronici”. A seguito di questo meeting, si dovranno organizzare “programmi di formazione per creare un gruppo di figure trainanti e opinion leadernelle comunità musulmane dei paesi non islamici, al fine di promuovere una cultura di coesistenza e tolleranza”.