di Redazione
In attesa di ottenere l’ingresso nella NATO, Svezia e Stati Uniti hanno recentemente firmato un significativo accordo di cooperazione bilaterale, in ambito Difesa. L’accordo prevede la disponibilità ad accogliere 17 basi militari statunitensi distribuite su tutto il territorio svedese che saranno impiegate per varie finalità, tra cui il deposito e la manutenzione di veicoli, esercitazioni e dispiegamento di truppe.
Le forze armate degli Stati Uniti potranno utilizzare liberamente veicoli militari, navi e jet su suolo svedese, scrive l’Ansa, senza essere soggette all’ispezione delle autorità locali. Il ministro della Difesa svedese, Pål Johnson, ha sottolineato che la collaborazione esistente con gli Stati Uniti sarà rafforzata ulteriormente, in seguito alla ratifica parlamentare. L’accordo di sicurezza, firmato questa settimana, dovrà ora essere esaminato dalle autorità svedesi e successivamente ratificato dal parlamento di Stoccolma prima di entrare in vigore. Si prevede che questo processo possa richiedere fino a un anno.
Tuttavia, il partito di Sinistra, all’opposizione, ha espresso preoccupazioni riguardo all’ampiezza dell’accordo, suggerendo che sarebbe preferibile un accordo più simile a quello norvegese, che prevede solo quattro basi. Håkan Svenning, parlamentare e portavoce sulla difesa del partito di Sinistra, ha evidenziato che un elevato numero di basi potrebbe far sembrare la Svezia particolarmente vicina agli Stati Uniti rispetto agli altri paesi nordici, aumentando così la sua esposizione come possibile obiettivo.
D’altro canto, l’ex ministro della Difesa Peter Hultqvist dei Socialdemocratici ha accolto favorevolmente l’accordo, considerandolo un passo importante per la sicurezza svedese. Sotto la sua guida, la Svezia ha avviato il processo di adesione alla NATO, attualmente in attesa di ratifica da parte dei parlamenti di Budapest e Ankara. Hultqvist ha enfatizzato che l’accordo non comporta l’installazione permanente di basi statunitensi in Svezia né la presenza di armi nucleari.
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