L’accordo sul nucleare non si rinegozia. E’ quanto ha ribadito il ministero degli Esteri iraniano all’indomani della richiesta di ‘correzioni’ fatta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri ha firmato una nuova sospensione delle sanzioni, a condizione che l’accordo sia migliorato. “L’intesa sul nucleare è un patto riconosciuto e concluso a livello internazionale e non è rinegoziabile”, ha detto il ministero degli Esteri in una nota, riaffermando che Teheran non accetterà alcuna modifica all’accordo firmato nel 2015 né nuovi obblighi. In particolare Trump insiste perché vengano colmate le “terribili lacune” dell’intesa attuale e che l’Iran consenta l’accesso a tutti i siti richiesti dagli ispettori internazionali, che sia assicurato che Teheran non si doterà mai di armi nucleari, che non ci sia una scadenza dell’accordo e che il programma nucleare e missilistico sia considerato “inseparabile”, prevedendo sanzioni nel caso dello sviluppo di missili balistici a lungo raggio. In una nota diffusa ieri a tarda sera a Bruxelles, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Federica Mogherini, ha fatto sapere che “l’Ue prende nota della dichiarazione del presidente Trump riguardo all’accordo nucleare: come primo passo, ci coordineremo con l’E3 (Francia, Germania e Gran Bretagna) e con gli altri Paesi membri dell’Ue per una valutazione congiunta della dichiarazione e delle sue implicazioni”. “Noi restiamo impegnati ad una piena, continuata ed effettiva attuazione dell’accordo”, ha ribadito l’Alto rappresentate della Politica Estera dell’UE Mogherini.