di Redazione
L’esperienza del Sistema Paese nella missione Ax-3 Voluntas, guidata dall’Aeronautica Militare le opportunità di crescita economica del settore sono i temi al centro dell’evento tenutosi ieri a Milano, presso la Torre PwC, dal titolo “Volo umano spaziale: opportunità per le aziende italiane nella New Space economy”.
Sono intervenuti l’on. Andrea Mascaretti, Presidente dell’intergruppo parlamentare Space Economy; il generale Francesco Vestito, Comandante della 1^ Regione Aerea dell’Aeronautica Militare; il Col. Walter Villadei, Aeronautica Militare e pilota della missione Ax-3; Luca Vincenzo Maria Salamone, Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Italiana; Matt Ondler, Presidente Axiom Space; Cesare Battaglia, Partner PwC Italia; Alessandro Grandinetti, Markets & Clients Leader di PwC Italia. Per l’Italia, la missione Ax-3 si inserisce in una visione strategica condivisa dal Ministero della Difesa, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (delega allo Spazio), dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dall’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana. La missione Ax-3 è stata volta a promuovere un accesso sicuro ed efficace allo Spazio e a sostenere lo sviluppo di competenze nazionali per accrescere il ruolo delle aziende e delle startup italiane nella New Space Economy. Secondo l’analisi di PwC Italia, il mercato della Space Economy rappresenta una interessante opportunità per le aziende italiane, con una crescita media annuale del +11% rispetto ai €470 miliardi del 2023, con l’obiettivo di raggiungere €1000 miliardi nel 2030. Proprio la missione Ax-3 ha visto l’astronauta dell’Aeronautica Militare Col. Walter Villadei portare a termine, nelle tre settimane di permanenza in microgravità di cui 18 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale, attività scientifiche in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, università e centri di ricerca. Il coinvolgimento di attori pubblici e privati, alcuni già di riferimento per il settore spaziale, altri operanti in settori affini o completamente diversi – come le aziende Dallara, Mental Economy, GVM Assistance e Spacewear –, permette un aumento del livello tecnologico e applicativo nazionale legato allo spazio. Dopo aver salutato i presenti, generale Vestito, ricordando la collaborazione dell’Aeronautica Militare con università ed enti di ricerca sulla medicina aerospaziale risalente già ai primi anni della sua esistenza, ha sottolineato: “L’Aeronautica Militare con Axiom ha portato in orbita esperimenti tecnologici, medici e scientifici, oggi come ieri. Con l’ingresso di queste nuove realtà commerciali, mettiamo a disposizione la nostra esperienza presentandoci come punto di contatto tra queste, altre istituzioni e mondo dell’imprenditoria”. Matt Ondler, presidente Axiom Space, ha affermato: “Il Memorandum of Understanding tra Axiom Space e il governo italiano segna un nuovo capitolo nell’esplorazione spaziale. Questa collaborazione – ha spiegato – mira a portare competenze italiane in orbita, con il possibile sviluppo di un modulo italiano per la Stazione Axiom, e offre alle aziende nazionali l’opportunità di prendere parte a missioni spaziali internazionali. La creazione di un gruppo di lavoro congiunto accelererà questi sforzi”, ha aggiunto Ondler, “espandendo l’accesso allo spazio e facendo progredire scienza e tecnologia. Insieme, stiamo lavorando per ottenere risultati rivoluzionari nel settore, a beneficio dell’umanità”. Il Col. Walter Villadei, nel ringraziare per l’opportunità avuta, ha ricordato che: “Con la missione Ax-3 l’Aeronautica Militare ha perseguito un’intuizione, ponendosi come elemento integrante del Sistema Paese. Ci siamo riusciti, lavorando con l’Agenzia Spaziale Italiana e le industrie nazionali, per la prima volta insieme. La vera sfida, portata a termine con successo, è stata coinvolgere le industrie provenienti da settori diversi da quello aerospaziale, dove l’Italia vanta già grandi eccellenze”. “L’astronauta è l’elemento finale della catena del valore“– ha concluso il Col. Villadei – ma può contribuire attivamente agli esperimenti, come il pilota sperimentatore contribuisce allo sviluppo delle tecnologie che mette alla prova”.
Analisi di scenario – PwC Italia
L’Italia gioca un ruolo chiave a livello internazionale per quanto riguarda il settore: è il settimo Paese al mondo per investimenti nello spazio in relazione al PIL, per un ammontare totale di €4.6 miliardi1 e un fatturato stimato del mercato Aerospace in Italia di €2,5 miliardi nel 2022. Al budget nazionale (c.a. €1.85 miliardi nel 2023) si aggiungono i €2.3 miliardi del PNRR, oltre a €300 milioni provenienti dalla partecipazione italiana al programma Artemis. Nei prossimi tre anni, inoltre, sono previsti più di €3 miliardi di investimenti italiani nell’ESA. Nel 2024 si prevede un’accelerazione degli investimenti pubblici, che entro il 2026 raggiungeranno circa €7.3 miliardi, inclusi contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei.
Principali aree e opportunità di sviluppo globali per il settore nel 2024
- Assistenza ai satelliti: Si prevede un’espansione nel campo dell’assistenza ai
satelliti. Entro il 2030 verranno lanciati tra i 60.000 ed i 100.000 satelliti, un
aumento significativo rispetto agli 11.000 satelliti lanciati negli ultimi 60 anni. - Generazione di energia solare dallo spazio: Al fine di sfruttare l’energia solare
nello spazio per l’approvvigionamento di energia pulita e affidabile sulla Terra, questa
soluzione sostenibile avrà un impatto significativo sul settore e sull’accesso
all’energia. - Rimozione dei detriti: Con l’obiettivo di mitigare i rischi di collisione attraverso la
pulizia di detriti, come satelliti non funzionanti, lo sviluppo di tecnologie di cattura,
come reti e bracci robotici, rappresenta un ulteriore catalizzatore di industria. - Turismo spaziale: Il turismo spaziale rappresenta un’ulteriore opportunità nel
settore, con un impatto positivo su entrambe le esplorazioni spaziali e le applicazioni
terrestri, contribuendo attraverso investimenti e stimolando l’innovazione
tecnologica. - Cybersecurity nello spazio: Sono state di recente avviate varie iniziative Europee
a fronte di questa tematica (e.g. European Quantum Communication infrastructure),
per costruire un’infrastruttura sicura contro minacce quantistiche e per definire un
sistema di connettività satellitare globale, garantendo accesso sicuro e continuo ai
servizi critici.
Miniaturizzazione e standardizzazione – Riduzione dei costi: La standardizzazione dei nanosatelliti sta democratizzando l’accesso allo spazio, riducendo il tempo e le risorse richieste per lo sviluppo ed il lancio, implicando una significativa diminuzione dei costi di messa in orbita.
Alessandro Grandinetti, Markets & Clients Leader di PwC Italia, ha dichiarato: “In materia di Space Economy, l’Italia è, e può diventare sempre più, un player fondamentale a livello internazionale. La rapida evoluzione dell’Aereospace a cui stiamo assistendo evidenzia come sostenibilità e ambiente si confermino due asset centrali dello sviluppo del settore, supportati dall’ innovazione tecnologica, abilitata anche dall’intelligenza artificiale, che stanno trasformando la catena del valore dell’economia dello spazio. Un regime regolatorio chiaro, la semplificazione del framework e la definizione degli impegni in ambito finanziario, assicurativo e autorizzativo potranno agevolare lo sviluppo di nuovi modelli di business e favorire l’ingresso dei soggetti privati nei diversi segmenti della catena del valore. Dobbiamo continuare a lavorare in modo sistemico tra pubblico e privato per consentire al nostro Paese
un ruolo da protagonista in questo percorso”.
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