Domenica 2 aprile a Roma l’evento “fencing for autism”, prima edizione di una gara di scherma integrata
La gara a squadre si terrà dalle 10 alle 16 presso l’Aeroporto dell’Urbe, nell’ “Hangar 44” dell’Aeronautica Militare
Lo sport come strumento di inclusione sociale e ideale ponte di collegamento tra i soggetti fragili, le loro famiglie e tutti coloro che vi stanno attorno: questo il senso dell’evento “Fencing for Autism”, che si terrà domenica 2 aprile, giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, presso l’aeroporto dell’Urbe a Roma. Si tratta della prima edizione di una gara di scherma integrata, organizzata in collaborazione con la Federazione Nazionale di Scherma, in cui squadre miste di ragazzi autistici e loro coetanei si confronteranno in diverse gare di spada sulle pedane allestite presso una location d’eccezione, il grande “Hangar 44” dell’Aeronautica Militare.
L’iniziativa – denominata “AUTISMORE, consapevoli e concreti” – è stata presentata a Roma, presso Spazio Europa Experience David Sassoli, dai promotori dell’evento, il Prof. Luigi Mazzone, ordinario e direttore della Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’Università Tor Vergata di Roma, da anni impegnato nello studio del disturbo autistico nonché fondatore dell’Accademia Scherma Lia, società capofila in Italia per l’inclusione di ragazzi autistici proprio attraverso la scherma, e Gianluca Nicoletti, papà di Tommy, ragazzo autistico, e giornalista anche lui impegnato da anni in un’opera di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza e delle buone pratiche a favore delle persone con neuro divergenza, fondatore della Onlus “Cervelli Ribelli”.
“La scherma è uno sport socio relazionale perché hai l’avversario a mezzo metro di distanza e, di conseguenza, implementi una serie di abilità meta-cognitive che, in parte, sono quelle deficitarie dell’autismo”, ha dichiarato il Prof. Mazzone nel suo intervento di apertura della conferenza di presentazione. “Non appena ho proposto questa iniziativa la disponibilità è stata massima, sia da parte della Federazione e del settore paralimpico, sia da parte dell’Aeronautica Militare”.
“Creare iniziative dove i ragazzi possono svolgere attività dignitose ed inclusive è l’obiettivo delle famiglie di persone con neuro divergenza. E la nostra missione è dare voce e visibilità a ciò che facciamo, perché essere visibili significa esistere”, ha detto Gianluca Nicoletti nel suo intervento. “Ci sono ambiti, come quello delle nuove tecnologie, dove le capacità delle menti autistiche sono un valore aggiunto, o altri come quello artistico ad esempio dove la creatività, l’eccentricità, la capacità di immaginare realtà originali fanno la differenza. Vogliamo creare i presupposti perché il mondo dove domani dovranno vivere questi giovani ragazzi e ragazze sia più accogliente di come è oggi”.
Ha preso poi brevemente la parola il Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco, Comandante del Comando Aeronautica Militare Roma (da cui dipende anche il sedime dell’Urbe), per testimoniare la soddisfazione della Forza Armata per essere partner di questa iniziativa, alla quale ha aderito con piacere, sia perché la scherma è tra gli sport di riferimento per il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, e sia perché proprio l’aeroporto di Roma Urbe ospita da anni gruppi giovanili di scherma. “Bisogna dare attenzione al tema dell’autismo ed investire in modo che questi ragazzi possano trovare una dimensione di vita diversa e non siano emarginati”, ha concluso il Generale Taricco.
Tra i presenti all’evento anche il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, che ha ringraziato l’Aeronautica Militare per l’ospitalità, auspicando che questo evento sia il punto di partenza di un’attività che vuole assumere concretezza e svilupparsi in un’ottica di continuità; una testimonianza diretta è arrivata anche dalle medaglie Olimpiche di Spada a Rio de Janeiro Marco Fichera e Paolo Pizzo, attualmente rappresentante atleti presso la Giunta Nazionale del CONI e Sottufficiale dell’Aeronautica Militare; spazio anche a due ospiti speciali, il giornalista sportivo Marco Mazzocchi e l’attore Marco Giallini.
Ideato in collaborazione con Mosaico Studio, quello di AUTISMORE è un progetto che intende declinare la sensibilizzazione sul tema, oltre che nello sport appunto, anche attraverso l’arte e la tecnologia. La giornata di domenica sarà infatti l’occasione per presentare altre due iniziative: il laboratorio artistico “Aut in Art” per ragazzi autistici, ideato dall’artista-medico neuropsichiatra Mariella Stellato, in cui ragazzi e ragazze in cura presso il reparto di neuropsichiatria infantile del Policlinico di Tor Vergata hanno la possibilità di realizzare opere pittoriche personali – che saranno esposte presso l’Hangar dell’Aeronautica Militare – e valorizzare il proprio talento artistico; e poi “Cyber Rebel”, un progetto legato all’inclusione lavorativa delle persone autistiche grazie al quale un gruppo di giovani provenienti da varie regioni d’Italia con particolare attitudine all’uso degli strumenti informatici potrà confrontarsi con esperti di Cyber Security e avere l’occasione di mettersi alla prova in un processo di selezione lavorativa. Cyber Rebel è uno dei progetti legati all’inclusione lavorativa dei ragazzi autistici sviluppati presso l’HubLab Cervelli Ribelli, un luogo di incontro per artisti e professionisti invitati a confrontarsi e condividere il loro bagaglio di esperienza e know how per creare dei laboratori di arte, design, ceramica e dove la possibilità di usare gli strumenti propri della computer art come “protesi emozionali” può contribuire a scoprire, rappresentare e valorizzare mondi interiori interdetti alla mente neurotipica.
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day), istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neuro-sviluppo caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione, e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, un bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Questi dati sottolineano la necessità di politiche sanitarie, educative e sociali atte a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.