L’aereo fu abbattuto mentre portava aiuti a Sarajevo assediata
Il 3 settembre 1992 il velivolo adibito al trasporto di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Sarajevo fu abbattuto da due missili terra-aria. Il G-222 Lyra 34 apparteneva alla 46^ brigata aerea di Pisa dell’Aereonautica Militare italiana. Il Lyra 34 operava nell’ottica di una operazione di ponte aereo per il supporto – attraverso viveri e materiale sanitario – alle popolazioni assediate durante la guerra. I quattro militari caduti – Marco Betti, Giuseppe Buttaglieri, Marco Rigliaco, Giuliano Velardi – furono insigniti della Medaglia d’oro al valor Militare dal Presidente della Repubblica -all’epoca dei fatti Oscar Luigi Scalfaro – il 14 dicembre 1992.
L’operazione faceva parte delle azioni predisposte dall’ONU in supporto alla popolazione bosniaca sotto assedio e quindi impossibilitata a ricevere qualsivoglia tipo di aiuto – a causa dei combattimenti.
Si è svolta, alle pendici di Monte Zec, nei pressi di Fojnica, una semplice ma toccante cerimonia per rendere omaggio ai quattro aviatori del G222 ‘Lyra 34’ dell’Aeronautica Militare, abbattuto il 3 settembre 1992 mentre trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione civile durante l’assedio di Sarajevo.
Alla cerimonia, che si è svolta nei pressi del luogo dell’impatto, era presente l’incaricato d’affari dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo Carlo Marcotulli che, rivolgendosi alle autorità civili e militari presenti, ha ricordato come il sacrificio dei quattro militari testimoni l’impegno delle forze armate italiane e la collaborazione con le autorità della Bosnia Erzegovina a favore della pace.
Sul posto era presente una rappresentanza del locale ministero della Difesa, il personale militare italiano che opera presso la Missione EUFOR e il quartier generale Nato di Sarajevo, unitamente a rappresentanti dei due comandi, il nunzio apostolico arcivescovo Luigi Pezzuto, le autorità della municipalità di Fojnica e numerosi addetti per la difesa.
L’iscrizione, incisa sul monumento in marmo di granito realizzato a poca distanza dal luogo dello schianto, recita:
“In memoria di Marco Betti, Marco Rigliaco, Giuseppe Buttaglieri e Giuliano Velardi, Medaglie d’Oro al Valor Militare, caduti perchè vivano gli altri – Cieli BiH, 3 settembre 1992” e continuando, trascritto anche in lingua Serbo-Croata: “… La 46ma Brigata Aerea, nel solco di un’eroica tradizione di guerra e pace, consacrata dal sacrificio degli equipaggi caduti nell’adempimento del dovere, ha scritto pagine di storie che costituiscono glorioso patrimonio di virtù militari che hanno dato lustro e prestigio all’Aeronautica Militare e all’Italia”.