Agricoltura e Filiera alimentare in tempi di Covid-19
Sul Magazine dell’Enea contributo della Ministra Teresa Bellanova
“Quando ci sono più donne a gestire risorse come le foreste, si ha una maggiore attenzione alla loro conservazione. E questo è importante in un’ottica di sviluppo sostenibile”. Apro questo mio breve contributo su come agricoltura, sostenibilità e innovazione sono, e sempre più lo dovranno essere, strettamente intrecciate, con le parole della grande economista indiana Bina Agarwal. Restituiscono una verità che si radica ancora più forte nell’esperienza di queste drammatiche settimane in cui il mondo si sta misurando con la pandemia da COVID-19 e in cui, dovunque, agricoltura e filiera alimentare confermano la loro essenzialità, strategicità, il loro essere abitate, in grandissima parte, da donne. Quelle che io considero, insieme alle nuove generazioni, il più straordinario e potente fattore di innovazione su cui poter contare in agricoltura.
Se è vero che nulla sarà come prima, questo è un punto che le scelte politiche dovranno contemplare. L’agenda economica e sociale del nostro Paese, come quella europea. Ancora una volta mettendo al centro la filiera alimentare come filiera della vita e declinando la sostenibilità nei suoi aspetti chiave: ambientale, sociale, economica.
L’agricoltura può e deve partecipare compiutamente, da protagonista, al futuro verde annunciato dall’Unione Europea”.
Si apre così, sul magazine dell’Enea Energia, Ambiente, Innovazione, declinato al tema “Coltivare la sostenibilità”, l’editoriale della Ministra Teresa Bellanova. Che, sottolineando la resilienza della filiera alimentare in questi drammatici mesi vissuti dall’Italia sotto il segno di una pandemia mondiale, rileva: “La pandemia ha evidenziato con forza il tema dell’approvvigionamento alimentare e della necessità, per tutti, di avere cibo, sano e sicuro. Garanzia dell’approvvigionamento di cibo e ruolo fondamentale dei sistemi agroalimentari si impongono. Oggi, come mai prima, la funzione della PAC torna dunque alla sua origine e c’è l’urgenza di un Piano straordinario per l’agricoltura europea con risorse straordinarie. Servono strumenti innovativi, differenti da quelli attivati in passato dinanzi a calamità naturali o a crisi di mercato. Una strategia di intervento comune per considerare e anzi anticipare, con risposte convincenti ed efficaci, i diversi scenari nel medio e lungo termine. … È in questo scenario di sistema che si inscrive, e non può essere diversamente, una riflessione puntuale anche sull’intreccio agricoltura, innovazione, sostenibilità. Accesso al cibo, garanzia degli approvvigionamenti, qualità e sicurezza alimentare, tutela e salvaguardia del territorio e del paesaggio, tutela di risorse preziosissime come suolo, acqua e aria si rivelano con chiarezza indiscutibile fortemente interconnessi”.