“La fase 1 del progetto Agromed, ovvero il suo rilancio e la riprogrammazione delle risorse si è conclusa questo mese, con la pubblicazione in Gazzetta, subito dopo l’approvazione da parte dei Corte dei Conti, della delibera CIPE del 20 dicembre 2019 che ha modificato la precedente delibera n. 155 del 2000, nella parte relativa al progetto in questione. Abbiamo così recuperato 11 milioni di euro, che altrimenti sarebbero andati persi, per la realizzazione di una piattaforma logistica per lo stoccaggio, innovazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli nel sito ex Miroglio di Castellaneta, rafforzando e sviluppando così una filiera agricola ad alto moltiplicatore economico ed occupazionale. Portando Agromed nel sito ex Miroglio stiamo risolvendo due questioni: non costruiremo un ennesimo capannone industriale con conseguente consumo di territorio e risolveremo un’annosa vertenza che coinvolge ancora diverse unità lavorative rimaste prive di sostegno economico dal 2016”.
E’ la lunga premessa fatta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione Economica e agli investimenti, Sen. Mario Turco, che oggi in Prefettura a Taranto ha coordinato un incontro, al quale erano presenti il responsabile unico del CIS Taranto, i delegati del MISE e del Ministero del lavoro, le strutture di missione Investitalia e Invitalia, con tutti gli attori locali coinvolti nel progetto Agromed e nella vertenza ex Miroglio, ovvero Prefetto, Regione Puglia, Camera di Commercio, Agromed, comuni di Castellaneta e Ginosa, sindacati.
“Ho sentito l’esigenza di convocare questo incontro con un’ampia platea – spiega il Sottosegretario – intanto perché mi è stato sollecitato dal territorio ma anche in relazione alla mia delega agli investimenti e quale coordinatore del CIS. Oggi ho sottolineato che Agromed, s’inserisce in un ampio disegno di rilancio dell’area di Taranto, proprio per il suo valore progettuale, e bene s’interseca con i progetti, vecchi e nuovi, che stiamo riprogrammando all’interno del Contratto di sviluppo. È tempo di avviare la fase 2 del progetto Agromed, ovvero la gestione e la funzionalità dello stabilimento e definire l’accordo quadro del piano assunzionale. Ciò che si chiede a tutte le parti territoriali e sociali è di: sostenere il progetto per la grande valenza economica e occupazionale che potrà avere per il territorio; facilitare la realizzazione rapida dell’investimento; concludere l’iter di consegna immobile e accordo sindacale per consentire poi di giungere all’approvazione del definitivo piano industriale entro il prossimo 31 luglio e avviare così l’investimento”. Conclude la nota stampa.