(di Vito Coviello – Responsabile AIDR) Interoperabilità, connettività – connettività permanente, sicurezza informatica – Cyber security: sono tutti termini entrati a far parte ormai del linguaggio comune, perennemente connessi e forse anche un po’ più soli quando ci “stacchiamo” dai social network. Ma questo nostro vivere perennemente connessi non ci ha tolto la voglia di viaggiare nel tempo libero e, soprattutto, non ci ha del tutto affrancati dai continui spostamenti che effettuiamo ogni giorno per ragioni di lavoro.
A che punto siamo allora con l’evoluzione dei sistemi intelligenti stradali? Come stiamo affrontando e risolvendo i noti problemi della mobilità pubblica e privata? Siamo tutti confidenti e consapevoli che la costante evoluzione tecnologica può consentirci di risolvere numerosi problemi nell’affrontare i nostri spostamenti quotidiani nell’ambito della città e da un città all’altra?
La domanda che in molti si pongono è: quali sono i progetti, gli investimenti e, soprattutto, quali i tempi di attesa per avere strade più sicure e scorrevoli e città più “smart”?
Nei prossimi paragrafi si cercherà di fare il punto sui progetti europei in tema di “trasporti Intelligenti e cooperativi”, sulle sperimentazioni in corso in Italia e nelle principali città.
Partiremo con questo primo articolo dai progetti Europei e, nello specifico, dal progetto Europeo C-Roads che vede l’Italia tra i protagonisti, per proseguire con successivi articoli e fare il focus sulla sperimentazione in corso nel nostro Paese, proseguiremo poi con i progetti attivi e/o in fase di avvio nelle nostre principali città metropolitane.
Il progetto Europeo C-ROADS
C-Roads è una piattaforma europea che nasce da una iniziativa condivisa tra gli stati membri dell’unione europea e prevede la cooperazione tra stati e operatori stradali per l’implementazione di servizi C-ITS al fine di armonizzare tecnologia e standard con l’obiettivo di una più completa interoperabilità Transfrontaliera.
Ma cosa sono i servizi C-ITS?
Con il termine ITS (sistemi di trasporto intelligenti), si fa riferimento all’integrazione delle conoscenze nel campo delle telecomunicazioni, elettronica, informatica con l’ingegneria dei trasporti per migliorare la sicurezza delle persone alla guida, la sicurezza e la protezione dei veicoli e delle merci.
La telematica, dunque, che si integra con l’ingegneria dei trasporti prestando particolare attenzione alla ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali e rispettando l’ambiente”.
Gli ITS cooperativi o C-ITS (sistemi cooperativi) comprendono, quindi, un insieme di tecnologie e applicazioni che permettono di realizzare uno scambio di dati basato su tecnologie di comunicazione wireless tra i vari componenti e gli attori del sistema di trasporto. Si fa riferimento a comunicazioni tra veicoli (V2V) o tra veicoli e infrastruttura (V2I).
Lo sviluppo di un sistema cooperativo intelligente di trasporto parte con i casi d’uso meno complessi quali la fornitura di servizi che comprendono messaggi su ingorghi, aree pericolose, lavori stradali e veicoli lenti o fermi, informazioni meteo e consigli sulla velocità al fine di armonizzare il traffico.
Ma come si sta realizzando quanto sopra? Utilizzando i dati relativi al veicolo sonda e all’infrastruttura; tutti i servizi C-ITS devono essere trasmessi direttamente ai veicoli in modo da consentire agli utenti di essere informati senza distrarsi.
L’approccio della piattaforma C-Roads è di tipo “top Down” dove la cooperazione a livello europeo non può prescindere dalla condivisione tra tutti gli attori coinvolti delle esperienze e delle conoscenze in merito e, tra gli attori, fondamentale è il coinvolgimento dell’utente.
Il progetto prevede pertanto una serie di piloti Nazionali che sono la base per la successiva implementazione paneuropea della piattaforma C-ITS.
La digitalizzazione del sistema di trasporto è, dunque, una necessità irrinunciabile e darà un insostituibile supporto agli utenti del sistema di trasporto stradale: da tempo si stanno sperimentando e testando su strada vetture a guida autonoma che potranno essere immessi sul mercato in tempi non molto lunghi ma, prima, è prioritario rendere la mobilità “smart “ e adeguare le infrastrutture.
Il C-ITS renderà, quindi, le strade europee sempre più intelligenti e farà in modo che l’auto possa comunicare con le infrastrutture stesse. L’IOT e le comunicazioni via 5G consentiranno di raggiungere tali obiettivi in un sistema in cui tutto sarà connesso: dal semaforo al cartello stradale.
Le vetture saranno dotate di tecnologia che permetterà agli utenti di ricevere sempre più informazioni, dati sempre più aggiornati sul traffico e sulla velocità di marcia ottimale da mantenere.
L’unione europea vuole realizzare una rete unificata da mettere a disposizione di tutti i costruttori al fine di adottare uno standard unico.
E’ una sfida, quella del lancio di tali nuove tecnologie, che riguarderà anche aspetti quali il controllo della privacy e la protezione dei dati personali.
Il progetto europeo riguarda anche la guida autonoma e molti paesi hanno già reso disponibili alcuni tratti di strada per testare le auto “senza pilota”. Al progetto partecipano i costruttori di auto, la Tesla con il sistema Autopilot.