È stato presentato oggi in AIFA il Rapporto Nazionale sull’uso dei Farmaci, che propone anche quest’anno una descrizione dettagliata dell’assistenza farmaceutica in Italia, fotografando un incremento rispetto al 2016 pari al 4,3% per i consumi e all’1,2% per la spesa farmaceutica nazionale totale.
“È importante sottolineare il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale” ha dichiarato Melazzini “che ha rimborsato il 75% della spesa farmaceutica. In particolare, la spesa territoriale a carico del SSN è pari a 12.909 milioni di euro ed è in diminuzione rispetto all’anno precedente (-6,5%), così come si è ridotta quella per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (-0,7%), pari a 12,1 miliardi di euro”.
“Dal punto di vista dei consumi” ha proseguito il DG AIFA “i dati mostrano che ogni italiano ha assunto in media 1,7 dosi di farmaco al giorno. Tra le Regioni, Emilia Romagna (317,6 DDD 1000 ab die) e Lombardia (98,2 DDD 1000 ab die) hanno registrato rispettivamente i livelli più alti e più bassi di consumo, mentre i valori di spesa più elevati sono stati riscontrati in Sardegna (239,64 euro pro capite), Puglia (227,13 euro pro capite), Campania (223,34 euro pro capite) e quelli più bassi invece in Valle d’Aosta (139,40 euro pro capite), nella Provincia Autonoma di Trento (154,94 euro pro capite) e in Lombardia (165,79 euro pro capite)”.
“I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani, seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema Nervoso Centrale e da quelli per l’apparato respiratorio”, ha sottolineato il Direttore Generale dell’AIFA Mario Melazzini. “In termini di impatto sulla spesa farmaceutica pubblica, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono al primo posto (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell’apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro)”.
“Significativi anche i dati sui medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano il 79,4% delle dosi di farmaci consumate ogni giorno e il 59% della spesa convenzionata, e quelli sull’aumento dell’utilizzo dei biosimilari, soprattutto delle epoetine (+65,1% rispetto al 2016) e della somatropina (+101,8%), con effetti positivi sulla spesa”.