Al via le associazioni a carattere sindacale tra i militari, approvata la specificità del Comparto Difesa, stanziati 1,5 mld per i contratti

Inserite nel Codice dell’Ordinamento militare le norme che regolamentano le associazioni a carattere sindacale tra militari. Stanziati 1,5 miliardi per il rinnovo dei contratti del personale delle Forze armate e di polizia. Sull’argomento il ministro della Difesa Crosetto: “Il Governo la considera un punto di partenza. La mia idea è quella di un vero e proprio patto di legislatura con il Comparto, grazie al quale, man mano che verranno individuate le risorse, si potranno implementare alcuni capitoli affrontati oggi e sviluppare altri temi fermi da anni“.

di Redazione

Ieri pomeriggio nel corso del Consiglio dei Ministri il governo ha varato un provvedimento legislativo con cui ha approvato tre disegni di legge che introducono nuove norme in materia di sicurezza pubblica, tutela delle forze di polizia e delle vittime dell’usura e dei reati di tipo mafioso, valorizzazione della specificità del Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e di funzionalità dell’amministrazione civile dell’Interno, riordino delle funzioni e dell’ordinamento della Polizia Locale.

Le misure che riguardano le Forze armate sono sostanziali e tendono a sanare istanze del passato ad alto impatto su un Comparto complesso che svolge compiti d’istituto essenziali per garantire la difesa e la sicurezza del Paese in un contesto internazionale diventato repentinamente instabile e insicuro. Il governo, per questi motivi, ha deciso di valorizzare la specificità del Comparto. 

Approvato, in via definitiva, anche il decreto legislativo di revisione dello strumento militare nazionale. Il Dlgs prevede il passaggio dal modello professionale a 150mila unità a quello a 160mila unità, rimodulando gli organici delle forze armate per inserire figure ad altissima spedalizzazione per le sfide legate ai domini spazio e cyber

Al riguardo il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha voluto precisare che “è partito un percorso di profondo rinnovamento che blocca la riduzione del personale, sin qui imposta dalla legge 244/2012, non più sostenibile alla luce degli impegni interni e internazionali”. 

Avanzamento Ufficiali

In materia di avanzamento degli ufficiali delle Forze armate, si estende per un ulteriore triennio (2024-2026) la previsione in base alla quale i periodi minimi di comando, attribuzioni specifiche, di servizio e di imbarco, validi ai fini dell’avanzamento, sono da intendersi ridotti di 30 giorni. Inoltre si modificano le norme relative alla ferma degli ufficiali in servizio permanente destinati a incarichi particolarmente qualificati.

Ruolo marescialli

Attraverso apposito concorso per titoli da indire nell’anno 2024, si consentirà di completare il processo di transito nel ruolo marescialli, già avviato con analoghi concorsi, per sergenti e volontari in servizio permanente in possesso di titoli e particolari abilitazioni nel campo delle professioni sanitarie.

Personale dirigente

Per il personale dirigente delle Forze di polizia e delle Forze armate, al fine di dare piena attuazione alle norme di adeguamento delle procedure di contrattazione per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare e per l’istituzione delle aree negoziali per i dirigenti (decreto legislativo 25 novembre 2022, n. 206), si modifica il meccanismo di finanziamento delle aree negoziali stesse.

Previdenza complementare

Il Consiglio dei Ministri ha poi convenuto sull’istituzione di un fondo di circa 100 milioni di euro, destinato all’avvio della previdenza complementare dedicata, alla tutela legale e assicurativa e agli emolumenti accessori per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico; tale fondo sarà disciplinato da disposizioni che verranno inserite, attraverso appositi emendamenti, in un veicolo legislativo che ne consenta l’operatività a decorrere dal 1° gennaio 2024.

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