A partire dalla fine di gennaio, la stazione Termini di Roma e il quartiere Esquilino saranno al centro di un nuovo provvedimento di sicurezza che introduce le cosiddette “zone rosse”. Questa misura, adottata in via sperimentale per un trimestre ma potenzialmente prorogabile per tutto il Giubileo, mira a rafforzare la tutela dei cittadini e a contrastare fenomeni di criminalità e degrado urbano nelle aree più critiche della città. Il provvedimento prevede, tra le altre cose, l’applicazione del Daspo urbano, che vieta ai soggetti ritenuti pericolosi o con precedenti di accedere a determinate zone, oltre a una maggiore stretta sui controlli da parte delle forze di polizia.
L’iniziativa, promossa dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, rappresenta un’estensione del modello già sperimentato con risultati positivi in altre città come Firenze e Bologna. Nei primi tre mesi di applicazione in queste città, sono stati emessi 105 provvedimenti di allontanamento su oltre 14 mila controlli effettuati. L’obiettivo principale è garantire la sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici, rendendo al contempo l’esperienza di residenti, visitatori e pellegrini il più serena possibile, soprattutto in vista delle celebrazioni del Giubileo.
Le “zone rosse” rappresentano un elemento centrale di una strategia più ampia volta a contrastare microcriminalità, violenze e abusi in aree particolarmente frequentate, come stazioni ferroviarie, piazze di spaccio e zone della movida. Questi interventi includono non solo azioni repressive ma anche operazioni preventive, come il rafforzamento della videosorveglianza e l’incremento della presenza delle forze dell’ordine. Nel contesto di Roma, le misure saranno accompagnate da attività coordinate con il Comune, Ferrovie dello Stato e altri enti locali, volte anche a migliorare la gestione degli spazi pubblici, fornire accoglienza ai senza fissa dimora e mantenere pulite le aree interessate.
Durante il periodo di sperimentazione, le autorità monitoreranno i risultati del provvedimento per valutare eventuali estensioni temporali e territoriali. L’approccio adottato dal Viminale include una visione strategica integrata che mira non solo alla repressione dei comportamenti illeciti, ma anche alla promozione di un utilizzo sicuro e ordinato degli spazi pubblici, in particolare in contesti ad alta affluenza come i grandi eventi e le manifestazioni legate al Giubileo.
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