Alibaba, il colosso dell’e-commerce cinese, ha subito un danno di reputazione per la gestione dei dati dei clienti, per le crescenti preoccupazioni per la privacy nel Paese. La controllata di Alibaba, Ant Financial, ha dovuto porgere le sue scuse dopo che utenti hanno detto di essersi sentiti ingannati nel consentire che il servizio Alipay potesse condividere i loro dati e le loro abitudini di spesa con Ant e con servizi di terze parti. Ant Financial, di proprietà del fondatore di Alibaba Jack Ma, fornisce pagamenti via telefono mobile, servizi di credito al consumo a milioni di clienti. Molti utenti internet hanno reagito con sdegno nell’apprendere che Alipay, il metodo di pagamento elettronico usato da milioni di cinesi ogni giorno per dfare transazioni sulla piattaforma Taobao di Alibaba e altrove, aveva più o meno surrettiziamente fatto loro dare il consenso a condividere i dati. “E’ come se Taobao avesse fatto profitto vendendo le nostre informazioni, e non c’è modo di rifiutare!” ha protestato un utente sul sistema di microblogging Weibo. La vendita di informazioni personali è comune in Cina, nonostante l’introduzione lo scorso anno di una controversa legge sulla cybersecurity che, comunque, prevede che i servizi internet devono avere il consenso degli utenti prima di condividere i loro dati.