Un alto dirigente dell’MI5, Ken Mc Callum ha avvertito l’opinione pubblica inglese sul pericolo delle spie cinesi e russe molto attive sul territorio britannico nel tentativo di rubare tecnologia, seminare discordia sociale e attaccare le infrastrutture critiche del Paese. La minaccia, sostiene l’alto funzionario, deve essere trattata alla pari di quella derivante dal terrorismo islamico.
Alla luce di questa rinnovata attività, le agenzie di intelligence occidentali stanno concentrando ingenti risorse di uomini e denaro ad attività di spionaggio e controspionaggio contro agenti segreti di paesi stranieri, così come si faceva una volta ai tempi della guerra fredda.
McCallum ha anche affermato che l’intelligence britannica ha registrato almeno 10.000 tentativi tesi a manipolare la gente comune. I mezzi utilizzati riguardano l’uso massivo dei social network con centinaia di account falsi.
McCallum nel suo discorso alla Thames House, la sede londinese dell’MI5, ha detto:“Dobbiamo, nel tempo, costruire la stessa consapevolezza pubblica e la stessa resilienza alle minacce di stato che abbiamo fatto nel corso degli anni al terrorismo”, “Non dobbiamo avere paura ma dobbiamo essere vigili“.
In risposta Pechino e Mosca affermano che l’Occidente è preda di paranoia sui complotti e sostengono fermamente che non rubano tecnologia, non effettuano attacchi informatici e non interferiscono nell’influenzare l’opinone pubblica.
I servizi di sicurezza inglesi evidenziano, invece: “Vediamo università e ricercatori del Regno Unito vedersi rubare o copiare le loro scoperte e constatiamo che le nostre aziende perdono vantaggi competitivi giorno dopo giorno”.
“Le attività delle agenzie straniere stanno compromettendo, in maniera seria, anni di ricerca e di investimenti britannici. Questo sta accadendo su vasta scala. E riguarda tutti noi: posti di lavoro, servizi pubblici e futures del Regno Unito”.