Allarme dagli Usa: risse a scuola e social network

A Revere High School, un liceo appena fuori Boston, si è assistito a un’escalation di violenza scolastica alimentata dalla tecnologia, con risse brutali e episodi di bullismo sempre più diffusi e spesso immortalati e condivisi online dagli studenti. Uno degli episodi più gravi si è verificato ad aprile scorso, quando una massiccia rissa è esplosa nella mensa scolastica, coinvolgendo una dozzina di ragazzi che si sono colpiti e calpestati a vicenda mentre ribaltavano tavoli e sedie. Gli altri studenti, invece di intervenire, si sono affollati per filmare la scena con i loro telefoni, cercando l’angolazione migliore.

La situazione è peggiorata rapidamente: i video e i messaggi hanno iniziato a circolare tra gli studenti nelle altre parti dell’edificio, attirando decine di ragazzi nella mensa. Per arginare il caos, il personale scolastico ha bloccato gli ingressi della mensa e imposto un “ordine di blocco” per confinare gli studenti nelle loro aule, mentre la polizia è stata chiamata per ristabilire l’ordine. Alla fine, 17 studenti coinvolti nella rissa sono stati sospesi.

La diffusione di video di lotte scolastiche attraverso i social media ha provocato cicli di bullismo online, aggressioni verbali e ulteriori episodi di violenza. Secondo un’indagine del New York Times su oltre 400 video di risse scolastiche in vari stati americani, gli studenti utilizzano sempre più spesso i telefoni e i social network per organizzare, provocare, documentare e condividere violenti scontri tra coetanei. In alcuni casi, la violenza ha avuto conseguenze letali.

Educatori e agenti di polizia hanno sottolineato come la tecnologia amplifichi ogni fase dell’aggressione, partendo da episodi di cyberbullismo per arrivare a scontri fisici, spesso alimentati dalla pressione dei compagni che filmano e commentano online. Questo fenomeno ha colpito sia grandi distretti scolastici come Los Angeles e Buffalo, sia realtà più piccole, causando gravi difficoltà nelle scuole, con insegnanti che abbandonano il loro ruolo e distretti che affrontano cause legali per negligenza.

Negli ultimi anni, alcune scuole hanno cercato di contrastare il problema introducendo politiche come il divieto dell’uso dei telefoni in classe. Tuttavia, la diffusione di piattaforme di messaggistica privata come Snapchat e iMessage ha reso più difficile monitorare e prevenire questi episodi.

A Revere High, il sovraffollamento delle classi e il difficile ritorno alla didattica in presenza dopo la pandemia hanno contribuito ad aumentare il disagio tra gli studenti. Le lotte sono diventate un fenomeno ricorrente, culminando in una violenta rissa nella mensa nel 2023. Nonostante l’adozione di nuove regole per limitare l’uso dei telefoni durante l’orario scolastico, un’altra rissa è scoppiata nei corridoi appena tre giorni dopo l’inizio delle lezioni di quest’anno, coinvolgendo anche un vice preside che è stato spinto contro gli armadietti.

Per arginare il fenomeno, la scuola ha assunto un altro agente di polizia e ha iniziato a far rispettare rigorosamente il divieto dei telefoni in classe. Per ora, le risse sembrano essersi placate, ma rimane alta la preoccupazione tra genitori e docenti per l’impatto della tecnologia sull’ambiente scolastico e sulla sicurezza degli studenti.

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