Milioni di giapponesi si sono svegliati con un allarmante messaggio del governo, sui cellulari e via e-mail, che li invitava a rimanere in casa e cercare rifugio perché un missile nordcoreano stava sorvolando il territorio. Le sirene hanno suonato su tutte le località collocate nella traiettoria del missile balistico, che ha sorvolato il territorio giapponese per due minuti prima di cadere in mare.
Alcuni minuti prima, il governo aveva inviato un sms sui cellulari che avvertiva i cittadini del lancio: “Missile in corso, missile in corso”. L’allerta chiedeva ai cittadini di cercare rifugio e li avvertiva anche che, se trovavano oggetti sospetti, non dovevano avvicinarsi ma chiamare la polizia o i pompieri. Si e’ trattato del primo missile nordcoreano a sorvolare il territorio del Giappone da vari anni. “E’ una minaccia grave e senza precedenti”, ha detto il premier,. Shinzo Abe, e “potrebbe mettere significativamente a repentaglio la pace e la stabilità nella regione”.
Il Giappone ha anche presentato una protesta formale nei confronti di Pyongyang e ha chiesto, insieme agli Usa, una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo il lancio, il governo di Tokyo ha tenuto una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, come avvenuto anche a Seul. Il missile potrebbe essere, secondo fonti dell’esercito giapponese, un vettore a raggio intermedio già utilizzato da Pyongyang nel maggio scorso. L’ultimo lancio di un missile sopra i cieli del Giappone risaliva all’aprile 2009, quando Pyongyang aveva lanciato un missile a lungo raggio Taepodong-2. Il missile ha terminato la corsa in mare a 1180 chilometri a est del Giappone, volando per 2700 chilometri e raggiungendo un’altezza di 550 chilometri: si sarebbe rotto in tre parti prima di finire nell’Oceano Pacifico, secondo quanto riportato dal portavoce del governo di Tokyo, Yoshihide Suga.
Il Ministero della Difesa giapponese, ha dichiarato il ministro Itsunori Onodera, non ha dato ordine di intercettare il missile, perché ha ritenuto che non ci fosse la possibilità che atterrasse su suolo giapponese. Ulteriori rilevamenti sulla traiettoria compiuta dal missile nord-coreano, probabilmente uno Hwasong-12, sono ancora in corso da parte del Ministero della Difesa di Tokyo. Giappone e Stati Uniti si sono detti d’accordo nell’aumentare le pressioni su Pyongyang contro il programma di sviluppo missilistico e nucleare nord-coreano. L’impegno e’ stato oggetto di un colloquio telefonico tra il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Per il primo ministro giapponese, l’ultima provocazione di Pyongyang dimostra chiaramente che la Corea del Nord non é pronta al dialogo, e che é necessario aumentare la pressione. Il presidente degli Stati Uniti, riporta l’agenzia di stampa giapponese Kyodo, ha poi dichiarato al primo ministro giapponese che Washington e’ con Tokyo a al 100. Entrambi i leader hanno poi sottolineato l’importanza del coinvolgimento di Russia e Cina nelle misure da prendere nei confronti del regime di Kim Jong-un.