Lo storico Vincenzo Di Michele: “Il corpo degli alpini ha qualcosa di più, perché ti entrano dentro e si tramandano nel tempo di padre in figlio”
L’Associazione Nazionale Alpini, fondata l’8 luglio 1919, compie cent’anni e festeggia con l’Adunata del Centenario proprio a Milano, dove è stata fondata e dove tuttora ha sede.
Le giornate del 10-11-12 maggio 2019 sono un omaggio al territorio che le ospita e, nello spirito di tutte le adunate, coloreranno la città con fanfare, sfilate e bicchieri di vino oltre al gusto tipico degli Alpini di stare insieme.
Un evento di festa per tutti, anche per i non alpini.
Saranno più di 500mila gli alpini che sfileranno domenica 12 maggio a Milano, in occasione del centenario della fondazione del loro glorioso corpo d’armata. Cento anni di storia, di sconfitte e vittorie, di gioie e sofferenze e soprattutto nell’impegno sociale per la comunità a cominciare dalla ricostruzione della città de L’ Aquila, tanto per citarne una tra le tante.
Romanzi, diari, memorie e biografie per ricordare la storia degli alpini e nei libri che hanno descritto le loro imprese, come non ricordare alcune opere letterarie di grande rilevanza storica : “ Centomila Gavette di Ghiaccio “ di Giulio Bedeschi; “ Quota Albania” di Mario Rigoni Stern; “ Cristo con gli alpini” di Don Carlo Gnocchi e “ Io prigioniero in Russia di Vincenzo Di Michele con la storia di un giovane alpino di vent’anni mandato a combattere in prima linea sul fronte russo e che fu fatto prigioniero.
Commenta lo storico Di Michele “Dal campo di concentramento di Tambov all’ospedale di Bravoja, fino ai campi di lavoro del cotone di Taškent in Kazakistan, è riassunta la sofferenza di questo giovane alpino e di migliaia di altri prigionieri” .
Le storie delle penne nere non tramonteranno mai – conclude Di Michele- perché il corpo degli alpini ha qualcosa di più, perché ti entrano dentro e “di padre in figlio” si tramandano nel tempo.
Tutte queste opere letterarie sono state inserite “ nella biblioteca degli alpini “ una collana curata dal Gruppo Gedi che raccoglie le pagine più celebrate e quelle meno note, ma altrettanto fondamentali, per entrare nel cuore dell’esperienza umana delle penne nere.
Libri questi, che hanno rappresentato un pezzo fondamentale della storia del nostro Paese . Saranno oltre a La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, PRP Channel e più di 15 i quotidiani locali a mantenere ferma la memoria degli alpini: un Corpo temerario che ha fatto di valori come solidarietà, fratellanza e difesa dell’ambiente la sua bandiera.