(di Massimiliano D’Elia) Gli ambulanti d’Italia erano in trepida attesa. Erano stati presentati due emendamenti fondamentali, anzi vitali, alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, dove si svolgevano gli ultimi lavori alla Legge di Bilancio.
La scure per tutto il comparto era dicembre 2018, data in cui tutte le licenze degli ambulanti, secondo la Direttiva Comunitaria Bolkestein, sarebbero andate a bando pubblico. Si vanificava, con un atto amministrativo, il lavoro e i sacrifici di centinaia di migliaia di operatori del settore. Sono nate diverse associazioni in tutta Italia, molto disomogenee e senza una linea comune, senza una strategia.
Poi è nata l’ANA – Associazione Nazionale Ambulanti – che ha federato tante piccole associazioni facendole confluire nella grande realtà associativa nazionale. Subito a lavoro con tutte le parti politiche perchè il tempo stringeva, alla luce delle prossime consultazioni elettorali e all’insediamento del nuovo governo che avrebbe dilatato i tempi per poter operare serenamente sugli effetti della Bolkestein del dicembre 2018.
Sono stati presentati due emendamenti “vitali” alla Commissione Bilancio, firmati da quasi tutte le forze politiche, che dopo tanto lavoro dell’ANA e di altre associazioni vicine, hanno visto il loro recepimento questa notte.
Parliamo dell’emendamento 684-bis, che fissa nel dicembre 2020 e non 2018 la data di validità delle attuali licenze. Tempo congruo richiesto per poter lavorare con serenità alla definitiva fuoriuscita dell’ambulantato dalla direttiva comunitaria “Bolkestein”.
Importante anche il 684-ter che prevede per coloro che utilizzano la licenza e quindi il lavoro susseguente quale unica fonte di reddito per l’intero nucleo famigliare, specifiche modalità di assegnazione della licenza stessa.
Sempre nel 684 – ter stabilisce ,ai fini della concorrenza del settore, il numero massimo di posteggi complessivamente assegnabili ad un medesimo soggetto giuridico, tanto nella medesima area quanto in diverse aree mercatali e non mercatali.
Questi due provvedimenti sono un bel regalo di Natale per tutti gli ambulanti e le loro famiglie, ma costituiscono anche un impegno maggiore per l’ANA e le altre Associazioni, per continuare nel lavoro intrapreso e far uscire definitivamente l’intero comparto da una direttiva comunitaria che non RIGUARDA gli ambulanti.