Anche “l’intelligentia” repubblicana contro Trump

Un gruppo di ex alti funzionari dell’intelligence e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che sostengono il Partito Repubblicano, ha lanciato  una campagna per ostacolare la seconda nomination come presidente a Donald Trump. 

L’annuncio dell’intelligentia repubblicana, pubblicato dal “The Wall Street Journal” è firmato da 73 membri e sostenitori del Partito Repubblicano, che hanno ricoperto incarichi di alto livello nell’intelligence e nella sicurezza nazionale sotto i presidenti Donald Trump, George W. Bush, George H.W. Bush e Ronald Reagan. 

L’elenco dei firmatari include l’ex segretario dell’aeronautica militare Mike Donley, l’ex direttore del National Counterterrorism Center Michael Leiter, l’ex direttore dell’intelligence nazionale John Negroponte e l’ex direttore generale della Central Intelligence Agency (CIA) Michael Hayden. Anche William Webster, che ha servito come direttore del Federal Bureau of Investigation e della CIA, ed Elizabeth Neumann, ex assistente segretario della Homeland Security, hanno firmato l’annuncio.

Il testo dell’annuncio accusa il presidente Usa di corruzione e lo rimprovera di non avere “il carattere e la competenza per guidare questa nazione” in un momento di crisi. Sostiene che Trump è “inadatto a servire come presidente” perché “ha sollecitato l’influenza straniera”, “ha denigrato le forze armate, i servizi segreti e i diplomatici degli Stati Uniti” e “ha messo in pericolo la sicurezza americana”. Per questo motivo afferma il gruppo repubblicano, Trump ha “dimostrato di essere pericolosamente inadatto per un altro mandato”.

Il risentimento dalla relazione controversa e talvolta addirittura contraddittoria che è esistita tra la Casa Bianca e parti della Comunità di intelligence degli Stati Uniti durante la presidenza Trump. 

Alcuni analisti sostengono che l’iniziativa di questi ex funzionari  potrebbe essere utilizzata dalla campagna di Trump come prova della sua crociata contro ciò che i suoi sostenitori chiamano ” stato profondo”. 

 

Anche “l’intelligentia” repubblicana contro Trump

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