La Procura di Parigi ha aperto un’indagine preliminare nei confronti di Apple per l’ipotesi di “obsolescenza pianificata” di alcuni modelli di iPhone. Il colosso americano è accusato di aver ridotto volontariamente le prestazioni dei cellulari. Lo riferisce una fonte giudiziaria. L’inchiesta, aperta il 5 gennaio e affidata al Servizio investigativo nazionale della Direzione generale della concorrenza, degli affari dei consumatori e del controllo delle frodi (DGCCRF) parla di “truffa”. L’iniziativa della Procura fa seguito alla denuncia dell’associazione “Alt all’obsolescenza programmata” (HOP), presentata il 27 dicembre, in cui si accusava Apple di ridurre volontariamente le prestazioni e la durata dei suoi smartphone attraverso il suo sistema di aggiornamenti.
Anche negli Usa sono state sporte 8 denunce in diverse corti federali tra California, New York e Illinois. Accusano Apple di aver frodato gli utenti iPhone rallentando i device senza avvisarli, in modo da compensare le scarse performance della batteria. Una mossa che avrebbe spinto gli stessi consumatori, convinti che il problema fosse del processore, ad acquistare nuovi smartphone. La società ha riconosciuto per la prima volta nel dettaglio la scorsa settimana che gli update ai sistemi operativi fatti uscire a partire dallo “scorso anno” per iPhone 6, iPhone 6s, iPhone SE e iPhone 7 includevano una funzionalità mirata a ridurre la fornitura di potenza da batterie fredde, vecchie o a corto di carica. In mancanza di questo correttivo, ha spiegato la casa della mela, gli smartphone si sarebbero spenti improvvisamente.Secondo un documento presentato a San Francisco, però, “l’incapacità delle batterie di gestire la domanda creata dal processore” in assenza dell’aggiustamento a livello di software sarebbe un difetto. “Piuttosto che curare il difetto della batteria fornendo una batteria di rimpiazzo gratuita per tutti gli iPhone colpiti dal problema, Apple ha crecato di mascherare il difetto”, si legge nella stessa rimostranza. Alcune delle cause, in sostanza, si basano sul fatto che se gli utenti potrebbero aver incolpato per i crash delle app e per i rallentamenti i vecchi processori, decidendo quindi di comprare un nuovo telefono, mentre il problema avrebbe potuto essere causato dalla batteria, sostituibile a una frazione del costo.
Secondo quanto spiegato da Apple, gli aggiornamenti puntano ad allungare la vita dei cellulari ‘aiutando’ le batterie al litio che, degradandosi nel tempo, possono causare lo spegnimento repentino dell’iPhone. “Il nostro obiettivo e’ quello di offrire ai consumatori l’esperienza migliore, inclusa la performance e il prolungamento della vita dei loro dispositivi”, ha spiegato Apple. Comunque Apple alla fine ha chiesto scusa ai propri clienti e ha proposto la sostituzione della batteria vecchia al prezzo di soli 20 euro anziché circa 70 euro. La sostituzione, però, dovrà essere richiesta entro la fine del 2018.