E’ importante vedere la nostra Europa con occhi non europei sotto il profilo geopolitico: ciò potrebbe arricchire la nostra conoscenza, darci una seconda opinione, prima di grandi eventi quali sono le elezioni politiche.
L’Europa, oggi, è in attesa di due grossi eventi elettivi che interesseranno la Germania e l’Italia.
Le elezioni in questi due paesi seguono quelle già avvenute in Olanda e in Francia.
Lo scorso marzo, l’Olanda ha visto la vittoria del partito di centrodestra del premier Mark Rutter (Vvd, liberal democratico) con 33 seggi, voto che è stato definito dal Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker: “un voto per l’Europa”.
Lo scorso aprile (I° turno) (II° turno a maggio) la Francia ha votato per Emmanuel Macron leader del partito “En Marche!” con il 66,10% dei voti al secondo turno con 350 deputati e maggioranza assoluta in Parlamento.
Il 75% dell’Assemblea nazionale è oggi formata da nuovi parlamentari, non presenti nella precedente legislatura.
Vediamo ora l’analisi geopolitica estera, come sintetizza i fatti salienti per le prossime elezioni europee.
Il prossimo turno spetterà il 24 settembre alla Germania per la scelta dei membri della camera bassa del parlamento: il Bundestag.
In Germania, come in molti altri paesi, è necessaria la coalizione per formare un nuovo governo.
Secondo quanto apparso nelle analisi di settore (Stratfor), le percentuali medie dei voti estratti dai vari “polls” sono le seguenti:
– CDU (Cristiano democratici): 38/39%, sono I conservatori guidati da Angela Merkel che è cancelliera dal 2005, sono parte del gruppo CDU/CSU (unione Cristiano sociale) apparentati con il partito CDU della Bavaria;
– SDP – Social Democratic Party 23/24%: è il più grande partito di centro sinistra Tedesco guidato dal 2017 dal president del Parlamento europeo Martin Schulz;
– FDP Free Democratic Party 8/10%: è un paritto ambientalista di centro sinistra formatosi negli anni ‘80 e che ha fatto parte del governo di coalizione nel periodo 1998-2005 con SDP;
– The Left 7/9%: è un partito di sinistra che ha visto la luce negli anni 2000, ha fatto parte di alcuni governi regionali ma mai parte del governo federale;
– Alternative for Germany 7/8%: è stato creato nel 2013 con uno spirito euroscettico e anti immigrazione. Il 2017 potrebbe rappresentare la prima volta per l’ingresso nel Bundestag.
L’analisi geopolitica prevede per la Germania un’alta probabilità di formare una coalizione che continui a dare stabilità politica al Paese.
I dati pubblicati potrebbero modificarsi nel futuro in accordo a eventi ora non prevedibili.
Per l’Italia, l’analisi geopolitica riporta che il 25 giugno, in esito alle elezioni amminstrative, lo scenario politico per il controllo del Parlamento si è complicato.
In 59 comuni ha prevalso la coalizione di centrodestra composta da Forza Italia e Lega Nord.
In 67 comuni ha prevalso il centro sinistra, ma ciò è stata considerato un risultato debole.
In 8 comuni appena, ha vinto il Movimento 5 stelle nonostante la sua forza sia concentrata proprio sui comuni.
Tutti i partiti stanno cercando di formare coalizioni prima delle prossime elezioni di aprile, ma incontrano difficoltà.
I partiti o movimenti euroscettici sono il Movimento 5 stelle e la Lega Nord.
Il Partito Democratico (PD), secondo le analisi, sta ora considerando le sue relazioni con i partiti di sinistra riconsiderando, invece, quelli a destra.
La riforma elettorale, dopo mesi di colloqui, ha registrato un forte rallentamento dovuto al disaccordo tra i partiti maggioritari.
Il PD che nel passato aveva caldeggiato il sistema maggioritario e la riforma costituzionale, ora, è più cauto.
L’analisi riporta che l’Italia potrebbe trovarsi di fronte a una coalizione di governo non omogenea (viene definita “messy coalition”) dopo le elezioni parlamentari previste per la primavera 2018.
Le previsioni di voto ora danno il PD al 28% come il Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega Nord al 14% ciascuna.
Ciò vuol dire che nessuna forza politica, presa a sè stante, sarebbe in grado, da sola, di governare.
Sappiamo, però, che le condizioni potrebbero cambiare fino alle elezioni, ma al momento la parola “messy”, dovrebbe essere scongiurata: c’è tempo prima delle elezioni, ma la volontà dei singoli partiti diventa determinante.
L’Europa sta ripartendo, anche se con fatica e le prossime elezioni, soprattutto quelle tedesche, saranno importanti per calibrare il passo dell’Europa verso il futuro.
Gli altri paesi ci guardano continuamente e ci analizzano perchè ci considerano pedine importanti nella scacchiera europea in termini di sicurezza : l’Italia è uno dei paesi del G7 e quindi giuoca un ruolo importante per la stabilità anche degli altri paesi.
di Pasquale Preziosa