Approvato l’ennesimo Dpcm, al via il super green pass a partire dal 6 dicembre fino ad almeno il 15 gennaio 2022. Estensione dell’obbligo vaccinale ad alcune categorie, questa la novità più saliente. Un modo altamente impattante a livello sociale, quello deciso dal Governo, per evitare che la quarta ondata blocchi il Paese e quindi l’economia che, previsioni alla mano, dovrebbe crescere il prossimo anno di ben 6 punti percentuali.
Nella giornata in cui è stato varato il nuovo decreto è trapelata però la notizia che un’infermiera, contraria al vaccino e sospesa dal lavoro è stata riammessa in servizio dal giudice del lavoro del tribunale di Velletri Giulio Cruciani con una ordinanza dello scorso 22 novembre. Il Giudice ha disposto la riammissione al lavoro dell’infermiera, dipendente della Asl Roma 6 e non vaccinata contro il Covid-19. Lo afferma in una nota l’avvocato David Torriero, legale della donna. “La lavoratrice – ricostruisce l’avvocato – era stata sospesa dall’impiego presso la Centrale Sats di Marino (Roma) e lasciata senza stipendio in seguito alle decisioni che hanno reso obbligatorio prima il vaccino per il personale sanitario e successivamente il green pass per tutti i lavoratori. Adempimenti ai quali l’infermiera non aveva dato seguito”.
“Si tratta del primo provvedimento in Italia che di fatto va a scardinare il combinato disposto tra obbligo vaccinale per il personale sanitario e obbligo di green pass obbligatorio per tutti in nome del prevalente diritto al lavoro”, spiegano dallo studio legale Torriero di Roma che ha seguito il ricorso. “La sospensione dal lavoro – si legge nel dispositivo del tribunale – puo’ infatti costituire solo l’extrema ratio ovvero un evento di portata eccezionale in una azienda medio grande”. “Il tribunale con questa ordinanza riafferma con chiarezza il diritto al lavoro a fronte a una sospensione che non puo’ fare riferimento al diritto alla salute – aggiunge l’avvocato David Torriero – se sono state proprio le decisioni del Governo a stabilire che lo stesso e’ garantito attraverso il ricorso ai tamponi ogni 48 ore”.
Il nuovo decreto
Il nuovo decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose per i sanitari a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Inoltre si ricorda che e’ gia’ consentito l’anticipo della terza dose dopo 5 mesi dalla seconda. Il governo inoltre ha annunciato di volere aprire dal 1 dicembre la terza dose agli over 18 e manifestato l’intenzione di avviare campagne vaccinali, se autorizzate, per la fascia di eta’ 5-12 anni.
Per il personale in divisa. Dopo le categorie sanitarie, l’obbligo vaccinale viene esteso anche a tutto il personale scolastico e a quello del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Il Governo ha fissato al 15 dicembre la data in cui entra in vigore l’immunizzazione obbligatoria. Nel dettaglio le nuove categorie coinvolte saranno personale amministrativo della sanita’, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia e personale del soccorso pubblico.
Green Pass rafforzato. La durata di validità del Green pass viene ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale e servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre arriva il Green pass rafforzato che vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti e serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla. Gli ambiti sono gli spettacoli, gli spettatori di eventi sportivi, la ristorazione al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche.
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attivita’ possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato. Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 e’ previsto che il Green Pass rafforzato per lo svolgimento delle attivita’, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca. In zona bianca, pero’, sara’ valido anche il pass ottenuto con il tampone per accedere a ristoranti all’aperto, palestre, piscine e in generale alle attivita’ sportive.
I Controlli. Il decreto prevede un rafforzamento del sistema dei controlli. I Prefetti adotteranno un nuovo piano di controlli, a livello provinciale, coinvolgendo tutte le forze di polizia. Si tratta di controlli continui di cui le prefetture sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’interno.
Capitolo mascherine. La questione e’ stata posta ma il governo non e’ intervenuto sul punto, cosi’ valgono le disposizioni fin qui in vigore. In zona bianca la mascherina non e’ obbligatoria all’aperto, ma va indossata in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti. E’ invece obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa.
Tamponi e certificato. Ai fini del Green pass sono confermate sia le tipologie che la durata dei test. Il Certificato resta valido in caso di un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti o rapido nelle 48 ore precedenti.