L’Arabia Saudita sta aprendo un nuovo fronte contro l’Iran e vuole che Israele faccia il gioco sporco” in Libano contro Hezbollah. A ipotizzarlo è una lunga analisi di Haaretz, secondo la quale il regno saudita sta cercando di spostare il campo di battaglia con l’Iran dalla Siria al Libano, con il rischio di innescare una reazione a catena. Secondo Al Shapiro, ex ambasciatore americano in Israele ai tempi di Barack Obama, l’Arabia Saudita potrebbe voler spingere gli israeliani in una guerra con l’Iran e i suoi alleati della milizia sciita libanese Hezbollah. Il rischio è che gli sciiti libanesi rispondano alla crisi innescata dalle dimissioni del premier Saad Hariri cercando l’escalation militare con Israele, in modo da unire dietro di loro il paese. Per questo Shapiro esorta Israele a non farsi manovrare dai sauditi. Dov Zakhiem, alto funzionario del Pentagono dell’era Reagan, sottolinea intanto su Foreign Policy che gli stretti legami fra il presidente americano Donald Trump, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman lasciano intendere una pianificazione comune, probabilmente un piano per far pressione sull’Iran. Il successo militare del regime di Assad in Siria sta intanto creando una nuova situazione. E questa, scrive Haaretz, è apparentemente la ragione per i numerosi raid israeliani contro depositi e convogli di armi di hezbollah in Siria. In queste circostanze aumentano i rischi di incidenti che vadano fuori controllo. Se Riad “soffia deliberatamente sul fuoco” il pericolo diventa “tangibile”, sottolinea il quotidiano.