(di Pasquale Preziosa) La Vision 2030 rappresenta la nuova strategia industriale, militare e economica dell’Arabia Saudita.
Molti paesi, tra i quali gli USA hanno da tempo sviluppato un piano strategico per sviluppare partnership con l’Arabia Saudita nel campo degli acquisti di tecnologie militari.
La guerra nello Yemen e le esigenze operative e di armamenti ad essa connesse, stanno spingendo il paese verso l’autonomia anche nella fabbricazione di ordigni e sistemi di autoguida finale.
L’Arabia Saudita ha stipulato contratti per l’acquisto di armamento con l’Italia che ben presto non saranno più rinnovati.
L’Arabia Saudita ha assunto come CEO della SAMI (Saudi Arabian Military Industry) il dott. Andreas Schwer di Rheinmetall per accelerare il processo di costruzione industriale e ha già concluso con la Lockheed Martin e la locale compagnia Wahaj un contratto di co manifattura per il kit di autoguida terminale delle bombe a guida Laser “Paveway II plus”.
Il CEO di Wahaj, Abdulrhman A. AL-Saif ha affermato che il contratto con gli USA è da ritenersi un passo importante verso l’autonomia Saudita nel settore armamenti impiegabili sui Tornado, sugli F 16 e F 15.
La Vision 2030 sta conseguendo i primi utili risultati, ad eccezione della Francia e Gran Bretagna, gli altri paesi europei, tra i quali l’Italia, sono poco attivi nell’area Saudita, cedendo fette di mercato industriale ad altri paesi.