L’Arabia Saudita punta ancora una volta il dito contro l’Iran per i missili lanciati dai ribelli yemeniti Houthi contro Riad.
Turki al Malki, portavoce della Coalizione araba a guida saudita, ha dichiarato: “Questa azione aggressiva e ostile dagli Houthi, sostenuti dall’Iran, prova che il regime iraniano continua a sostenere militarmente questo gruppo armato. Il lancio di diversi missili balistici contro le città è un serio sviluppo”.
Secondo quanto riferito dall’agenzia saudita Spa, un cittadino egiziano è rimasto ucciso e due sarebbero stati feriti a causa dei frammenti di uno dei missili intercettati dai sistemi di difesa sono caduti su un quartiere residenziale.
Gli Houthi hanno detto di avere voluto colpire l’aeroporto internazionale Re Khalid di Riad, nel terzo anniversario dell’inizio dell’intervento della Coalizione araba nel conflitto in Yemen. Secondo le autorità saudite, tre dei sette missili lanciati dai ribelli sciiti yemeniti erano indirizzati verso la capitale e quattro verso altre località.
Dal 2015, anno di inizio della guerra civile, gli Houthi hanno lanciato circa 90 missili contro l’Arabia Saudita, tutti intercettati. A partire dal 4 novembre dell’anno scorso, con un lancio contro Riad, questa attività ha subito una escalation. Gli Usa hanno accusato apertamente Teheran di fornire i missili agli Houthi operazione sospettata anche da Paesi occidentali e le Nazioni Unite sospettano che l’Iran condivida con i ribelli yemeniti la tecnologia relativa ai propri missili o fornisca i vettori in parti separate che poi vengono assemblate in loco.