Latitante per oltre 40 anni, ora rischia l’estradizione in Italia
Dopo oltre quattro decenni di latitanza, Leonardo Bertulazzi, ex membro delle Brigate Rosse, è stato arrestato in Argentina. Il 65enne, ricercato dall’Italia per crimini gravi tra cui sequestro di persona e associazione a delinquere durante gli anni di piombo, è stato catturato dalle forze dell’ordine locali con la collaborazione della polizia italiana.
Bertulazzi, condannato in contumacia a 27 anni di carcere, viveva da anni in Argentina con lo status di rifugiato politico, un privilegio che gli è stato revocato sotto l’attuale governo del presidente Javier Milei, noto per le sue posizioni di estrema destra. La cattura dell’ex brigatista rappresenta un colpo significativo nella lotta contro l’impunità per i crimini commessi durante il periodo della guerriglia di estrema sinistra in Italia.
Le Brigate Rosse, gruppo terroristico responsabile di numerosi omicidi negli anni ’70 e ’80, tra cui il famigerato rapimento e assassinio dell’ex primo ministro italiano Aldo Moro, sono state una delle organizzazioni più temute e combattute dalle autorità italiane. Bertulazzi è stato ritenuto colpevole di aver partecipato al sequestro di Pietro Costa, un ingegnere navale appartenente a una delle famiglie più facoltose di Genova, avvenuto nel 1977.
Il rapimento di Costa, avvenuto nei pressi della sua residenza a Castelletto, aveva l’obiettivo di finanziare le attività terroristiche del gruppo. Inizialmente fu chiesto un riscatto di un miliardo di lire, poi ridotto a 1,5 miliardi dopo intense trattative con la famiglia. Una parte del riscatto, secondo le indagini, sarebbe stata destinata all’acquisto dell’appartamento a Roma dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro. Il corpo di Moro, crivellato di colpi, fu ritrovato nel 1978 nel bagagliaio di un’auto, 55 giorni dopo il suo rapimento, in quello che è stato uno degli episodi più drammatici della storia recente italiana.
Nonostante fosse noto il suo rifugio argentino, Bertulazzi è riuscito a sfuggire alla giustizia italiana per anni, protetto da una complessa vicenda giudiziaria. Tuttavia, il recente cambiamento politico in Argentina ha portato alla revoca del suo status di rifugiato, aprendo la strada al suo arresto.
Le autorità italiane hanno accolto con favore la notizia della cattura, ma non si attendono un rapido rientro di Bertulazzi in Italia. I suoi avvocati hanno già presentato ricorso contro la revoca dello status di rifugiato, e anche se questo dovesse essere respinto, il processo di estradizione potrebbe richiedere tempo, complicando ulteriormente il ritorno dell’ex brigatista nel paese dove è stato condannato.
La cattura di Bertulazzi riaccende i riflettori su una delle pagine più oscure della storia italiana, ricordando i numerosi crimini commessi in nome di un’ideologia che ha seminato morte e terrore.
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