Secondo quanto reso noto dall’agenzia Nova, il Parlamento italiano ha approvato il 17 gennaio una maggiore presenza militare in Libia e l’invio di un contingente di 470 militari in Niger per aiutare a contrastare i fenomeni migratori e il traffico illegale di migranti verso le coste italiane e l’Europa. E’ quanto riferisce il quotidiano “New York Times”. Il Parlamento si è quindi riunito per l’ultima volta prima delle elezioni del 4 marzo prossimo. Il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, che è all’opposizione, ha dato voto favorevole alle risoluzioni, contrario, invece, il Movimento 5 Stelle perché le missioni non lasceranno libero chiunque vincerà’ le elezioni di fissare le proprie priorità di politica estera.
Nelle missioni internazionali di quest’anno, 31 in 21 paesi, l’Italia spenderà 1,5 miliardi di euro, fino a settembre, quando bisognerà votare l’eventuale stanziamento di ulteriori fondi. Il focus sull’Africa è legato alla necessità del paese si fermare i flussi migratori che approdano sulle sue sponde. Oltre 600.000 migranti provenienti dall’Africa sono arrivati negli ultimi quattro anni.
La missione in Niger, invece, si aggiunge a quelle di Francia e Stati Uniti per aiutare il presidente Mahamadou Issoufou ad esercitare un maggior controllo sul suo territorio e confini. Per il primo ministro italiano Gentiloni la missione “garantirà stabilità nell’area oltre a combattere il traffico illegale di migranti”. I militari italiani in Libia salgono quindi a 400, dai precedenti 370. In quanto paese membro dell’Alleanza Atlantica (Nato), l’Italia invierà un contingente di 60 uomini in Tunisia per i controllo dei confini e il contrasto al terrorismo. Il contingente in Afghanistan sarà invece dimezzato a circa 750 militari e, infine, circa 200 soldati rientreranno dalla missione in Iraq.