Asteroide 2024 YR4. Aumenta il rischio di impatto con la Terra

Il 27 dicembre 2024, gli astronomi che partecipano al progetto Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS) hanno scoperto un piccolo ma inquietante asteroide, denominato 2024 YR4. Sebbene la maggior parte degli asteroidi scoperti ogni anno siano oggetti di piccole dimensioni che non pongono minacce immediate, questo particolare sasso cosmico sta attirando l’attenzione delle agenzie spaziali mondiali per via della sua traiettoria e del rischio, sebbene ancora basso, di impatto con la Terra.

Con un diametro stimato tra i 40 e i 100 metri (probabilmente attorno ai 55 metri), 2024 YR4 non è di certo un “killer planetario” come l’asteroide che, circa 66 milioni di anni fa, causò l’estinzione dei dinosauri con il suo diametro di circa 10 chilometri. Tuttavia, le dimensioni dell’asteroide sono sufficienti a causare danni devastanti a livello locale. Se dovesse impattare la Terra, l’energia liberata sarebbe equivalente a 8 megatoni di TNT, circa 500 volte quella della bomba di Hiroshima. La zona dell’impatto subirebbe danni incalcolabili, con un’onda d’urto che potrebbe radere al suolo tutto ciò che si trova entro un raggio di 50 chilometri.

Anche se le probabilità di un impatto globale sono basse, un impatto in una zona densamente popolata potrebbe comportare gravi perdite di vite umane e danni enormi. Per fortuna, la Terra è perlopiù coperta da acqua e terreni non edificati, riducendo significativamente la probabilità che l’asteroide colpisca una metropoli.

Dall’iniziale scoperta del 2024 YR4, la probabilità di un impatto è aumentata costantemente. Le ultime stime della NASA parlano di un rischio del 3,1%, mentre l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) lo calcola al 2,8%. Questo rappresenta un aumento rispetto alle stime precedenti, che oscillavano tra il 2,3% e il 2,6%. Sebbene la probabilità rimanga bassa, gli esperti stanno monitorando attentamente la situazione.

Come spesso accade in questi casi, la probabilità di impatto aumenta nelle fasi iniziali di osservazione, quando gli astronomi sono ancora in grado di raccogliere solo dati preliminari sull’orbita dell’asteroide. Tuttavia, la situazione potrebbe diventare molto più chiara nel 2028, quando 2024 YR4 tornerà a passare vicino alla Terra, permettendo agli scienziati di affinare ulteriormente le stime.

Un aspetto interessante nella valutazione del rischio di impatto riguarda le differenze tra le stime della NASA e quelle dell’ESA. Sebbene i numeri variano leggermente (3,1% contro 2,8%), entrambe le agenzie sono in accordo sull’andamento dell’evoluzione del rischio e sulla probabilità dell’impatto. Le divergenze nelle stime derivano principalmente dal fatto che ogni agenzia utilizza sistemi di monitoraggio indipendenti e metodologie di calcolo differenti. Tuttavia, entrambe le previsioni si collocano all’interno dello stesso intervallo di rischio, con probabilità di impatto che equivalgono, in termini statistici, a una probabilità di 1 su 32.

Se 2024 YR4 dovesse effettivamente colpire la Terra, gli esperti hanno identificato una zona di rischio che si estenderebbe lungo una fascia equatoriale. L’area comprende il Pacifico orientale, il Centro America, l’Atlantico, l’Africa, la Penisola Arabica e l’India. Sebbene l’asteroide non avrebbe la capacità di distruggere il pianeta, un’esplosione nell’atmosfera o un impatto a terra causerebbero danni significativi a livello regionale.

Anche se il rischio di impatto nel 2032 è ancora remoto, gli scenari apocalittici regionali sono presi in considerazione da scienziati e governi, con una crescente consapevolezza sulla necessità di monitorare gli asteroidi e sviluppare tecnologie in grado di deviarli, qualora necessario.

Anche se la probabilità che 2024 YR4 colpisca la Terra è relativamente bassa, questo asteroide rappresenta un promemoria che il nostro pianeta è vulnerabile agli oggetti cosmici. La scoperta e il monitoraggio continuo degli asteroidi sono essenziali per garantire una risposta tempestiva e minimizzare i danni in caso di impatti futuri. In questo senso, la collaborazione internazionale tra NASA, ESA e altri enti spaziali è cruciale per il progresso delle tecnologie di difesa planetaria.

Mentre la minaccia di un impatto rimane incerta, è fondamentale che continuiamo a osservare e studiare il nostro cosmo, preparandoci per ogni eventualità. Il futuro della protezione planetaria, e la capacità di evitare disastri come quello ipotizzato con 2024 YR4, dipenderà dalla nostra capacità di anticipare e mitigare i rischi che provengono dallo spazio.

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