Attacco alla base UNIFIL nel sud del Libano: quattro militari italiani feriti

Quattro militari italiani della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) sono rimasti feriti in seguito a un attacco contro la base situata nel sud del Libano. Secondo quanto riportato da fonti governative, i quattro non sarebbero in pericolo di vita. L’episodio ha suscitato grande preoccupazione per l’escalation delle tensioni nella regione, già teatro di numerosi scontri nelle ultime settimane.

La base UNIFIL, situata nei pressi del villaggio di Shama, è stata colpita da razzi presumibilmente lanciati da Hezbollah. L’organizzazione, attiva nella regione, è nota per i suoi frequenti attacchi contro obiettivi israeliani e internazionali, in risposta ai conflitti nella zona di confine tra Libano e Israele. Al momento, sono in corso le indagini per stabilire con precisione la dinamica dell’accaduto e identificare i responsabili.

Martedì scorso, un episodio simile aveva già colpito la stessa base, coinvolgendo otto razzi e provocando il ferimento di cinque militari appartenenti alla forza multinazionale ONU. L’attacco di oggi rappresenta un nuovo segnale del peggioramento della situazione, che minaccia non solo la sicurezza delle forze di pace internazionali ma anche quella della popolazione civile.

UNIFIL è stata istituita nel 1978 per garantire la cessazione delle ostilità tra Israele e Libano e monitorare il rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. La missione comprende militari di diversi Paesi, inclusa l’Italia, circa mille sono gli italiani impegnati nel supportare la stabilità della regione. Tuttavia, il deteriorarsi della situazione geopolitica ha reso sempre più difficile il lavoro della forza di interposizione, esponendo il personale a rischi crescenti.

Subscribe to our newsletter!

Attacco alla base UNIFIL nel sud del Libano: quattro militari italiani feriti

| ATTUALITA' |