Natale sotto le bombe: blackout, rifugi e distruzione
di Antonio Adriano Giancane
Nella mattinata del giorno di Natale, la guerra in Ucraina ha vissuto un nuovo capitolo drammatico. Il ministero della Difesa russo ha confermato di aver lanciato un massiccio attacco contro le infrastrutture energetiche ucraine. Secondo quanto dichiarato da Mosca, le operazioni hanno avuto come bersaglio siti strategici collegati al settore militare-industriale di Kiev, e l’obiettivo sarebbe stato pienamente raggiunto.
“Questa mattina, le Forze armate russe hanno sferrato un massiccio attacco con armi di precisione a lungo raggio e veicoli aerei senza pilota sui siti sensibili dell’infrastruttura energetica ucraina a supporto del funzionamento del settore militare-industriale del Paese. Tutti i siti sono stati colpiti”, ha affermato il ministero, citato dall’agenzia Tass.
Tra le città maggiormente colpite figura Kharkiv, già segnata da mesi di bombardamenti incessanti. Almeno sette attacchi missilistici hanno colpito la città orientale, provocando incendi e gravi danni alle infrastrutture civili. Secondo il governatore regionale Oleh Syniehubov, due persone sono rimaste ferite e ricoverate in ospedale. Il bilancio delle conseguenze è pesante: circa 500.000 utenze senza elettricità, 520.000 abitazioni senza riscaldamento e acqua.
“Stiamo facendo tutto il possibile per ripristinare i servizi essenziali”, ha dichiarato Syniehubov, sottolineando le difficoltà della popolazione a fronteggiare un inverno gelido, senza risorse e sotto costanti bombardamenti. Tra le vittime, una donna di 53 anni ha perso la vita a causa di colpi di mortaio.
Anche le città di Dnipro e Kremenchuk sono state bersaglio di intensi attacchi russi. Kiev ha risposto denunciando il lancio di missili da crociera Kalibr dal Mar Nero, supportati da bombardieri strategici Tu-95. L’aeronautica militare ucraina ha riferito di una notte insonne passata a contrastare l’offensiva nemica. Diverse aree del Paese hanno dovuto imporre blackout di emergenza per evitare un collasso completo della rete energetica.
Il premier britannico Keir Starmer ha espresso dure critiche agli attacchi russi, definendoli “un assalto continuo e brutale contro l’Ucraina”. Starmer ha lodato la resilienza del popolo ucraino e la leadership del presidente Zelensky, sottolineando che “anche a Natale, la macchina da guerra di Putin non concede tregua”.
L’appello del Papa: “Tacciano le armi”
Dal Vaticano, nel tradizionale messaggio Urbi et Orbi, Papa Francesco ha rivolto un accorato appello per la pace: “Tacciano le armi nella martoriata Ucraina! Si abbia il coraggio di aprire la porta al negoziato e ai gesti di dialogo”. Le parole del Pontefice, rivolte a una comunità internazionale divisa e impotente di fronte al conflitto, risuonano come un monito per non rassegnarsi alla guerra.
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Mentre il mondo festeggia il Natale, in Ucraina le sirene antiaeree e i rifugi sotterranei sono la drammatica colonna sonora della giornata. Le immagini delle esplosioni, dei blackout e dei volti segnati dalla fatica raccontano un Natale vissuto tra paura e speranza.
Nonostante le bombe, il popolo ucraino si aggrappa alla propria determinazione, sostenuto da una solidarietà internazionale che, seppur insufficiente a fermare il conflitto, alimenta la speranza di un futuro senza armi.
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