In settimana l’Italia è stata vittima di un massiccio attaco hacker che ha colpito le e-mail certificate rilasciate da Telecom. Circa 500mila gli account violati. Si pensa che tramite le e-mail trafugate possano essere stati presi anche i dati di interi computer.
Le indagini della polizia postale sono in corso e per fortuna è stato attivato per tempo il sistema di protezione dei servizi segreti che ha consentito di limitare i danni di un’aggressione che ha dimostrato una falla incredibile nella sicurezza del Paese. Il dato più allarmante è che delle 500mila e-mail violate ben 98mila appartengono alla pubblica amministrazione: Presidenza del Consiglio, Giustizia, Economia, Sviluppo Economico e altri dicasteri.
Il DIS, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza stima che siano stati colpiti circa 3mila soggetti pubblici e privati italiani.
Il 12 novembre è iniziato tutto ed è avvenuto il blocco forzato dei sistemi digitali nei tribunali poichè gran parte delle e-mail certifictae in questione appartengno ad alcuni magistrati che nei propri computer custodivano intere cartelle giudiziarie.
Da subito sono partite le iniziative di sensibilizzazione “minime”, ovvero di iniziare a cambiare le password.
Il vicedirettore del Dis, responsabile per la cyber-sicurezza, Roberto Baldoni ha detto:”sono stati messi a rischio servizi essenziali, dalla giustizia al sistema delle pensioni ai pagamenti degli stipendi per i pubblici dipendenti. I rimedi studiati in passato hanno permesso di limitare le conseguenze dell’attacco, ma l’episodio della scorsa settimana dimostra che c’è ancora molto da fare. Dobbiamo abituarci ad attacchi di questo tipo e mettere in piedi un sistema che limiti il numero degli incidenti. Non è un problema tecnologico, ma normativo, contrattuale e operativo. Servono leggi per migliorare la protezione cibernetica di servizi essenziali, ma soprattutto, sul piano dei contratti con la pubblica amministrazione, bisogna evitare che avvengano sulla base del minimo ribasso. Prima del risparmio, insomma, in un settore così delicato e essenziale per il Paese, dovrebbe venire la sicurezza”.