Da lunedì scorso Giancarlo Nardozzi, Giorgio Martino e Irene Vaccaro, rappresentanti del GOIA, hanno indetto lo sciopero della fame – con un appello a Di Maio e Salvini – per sollecitare la politica a formare un Governo per dare risposte alle emergenze delle piccole imprese italiane.
Lo sciopero non ha ancora raggiunto le 48 ore che già il tam tam sui social si è rivelato virale.
“Abbiamo chiesto ai colleghi di postare la loro foto nel luogo di lavoro con la scritta “IO ESISTO” per sostenerci e per far capire alla politica che non esistiamo solo per le campagne elettorali, e l’iniziativa si è subito rivelata virale” afferma soddisfatto un Nardozzi un po’ affaticato “abbiamo ricevuto immagini da centinaia di colleghi e amici, talvolta accompagnate da messaggi di solidarietà, un sostegno oltre le più rosee aspettative”
Insomma il clima che si respira nella categoria è teso: “la sensazione è che, passate le elezioni, la classe politica si sia dimenticata dei problemi che fino a due mesi fa citava nelle sue priorità, caro politico,” concludeNardozzi “ se ci sei batti un colpo!”.