Dopo aver seminato il terrore nelle Filippine Mangkhut punta verso la Cina

   

Continua senza sosta l’avanzata del terribile tifone Mangkhut che dopo aver seminato morte e distruzione nelle Filippine ora punta verso la Cina dove ha fatto già registrare le prime vittime.

Mangkhut lascia le Filippine in ginocchio, e una scia di morte dove si contano 64 morti ma si teme che il numero possa salire fino a 100 vittime, infatti, almeno 40 cercatori d’oro accampati in una baraccopoli vicino a una miniera nel nord del paese sono rimasti sepolti sotto uno smottamento di fango e pietre, provocato dalle piogge e dal fortissimo vento e al momento sono stati recuperati i corpi di solo sette di loro.

In queste ore Mangkhut, la tempesta peggiore dell’anno, grande quanto la Francia, ha toccato terra nella regione meridionale del Guangdong con mareggiate alte tre metri. Due milioni e 400mila persone sono state evacuate. Si contano già due le vittime e 15 persone sono rimaste ferite nella regione autonoma di Macao, che per la prima volta ha chiuso i suoi casinò.

A cinquantamila barche è stato chiesto di rientrare in porto entro stasera, mentre la popolazione della capitale Guangzhou, ha fatto scorta di beni di prima necessità nei supermercati, prima di chiudersi in casa.

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