Oggi si festeggia la festa della mamma. Figura cardine di ogni famiglia e lo e’ sempre più se si parla di mamme italiane, uniche al mondo per forza, coraggio e particolare premura per le proprie famiglie con un attaccamento quasi morboso verso i propri figli. Non è un caso che nella società moderna molti preferiscano rimanere a casa fino a tarda età. Le cure e le premure all’interno delle mura domestiche e l’affetto della mamma diventano una condizione a cui è davvero difficile rinunciare. Fuori da casa c’è la giungla, dentro il paradiso, la pace. Le mamme sono esseri meravigliosi, spesso angelici, tanto che ognuno di noi quando in difficoltà oppure sul punto di morire proferisce, quasi sempre, la parola “mamma mia”. Molti studiosi dicono che quell’invocazione sia rivolta alla Madonna, la madre di tutte le madri, altri sostengono invece che il riferimento sia proprio a colei che ti ha dato la vita, a colei che ha comsentito il miracolo della gravidanza e della nascita.
Dopo questo preambolo mistico – religioso occorre fare un accenno a tutte le mamme che vestono l’uniforme. Donne uniche perché sentono il dovere di servire il proprio Paese, nonostante il peso della responsabilità di una mamma. Avere in servizio tante mamme e’ un valore aggiunto per tutti. Loro hanno un sesto senso che spesso si è dimostrato utilissimo nelle attività operative. Basti pensare a quante mamme nelle forze armate che riescono ad avere un rapporto unico nei teatri operativi all’estero.
Sono preziosissime nei rapporti con le popolazioni civili martoriate dalle guerre. Sono le sole che riescono ad avere empatia con le altre mamme e bambini meno fortunati, vittime di soprusi e violenze. Non dimentichiamo le mamme della polizia, dei carabinieri, della polizia penitenziaria e dei vigili del fuoco. Persone uniche che con il pensiero ai propri figli riversano professionalità e amore anche durante il servizio rendendo le forze armate e le forze di polizia più efficienti e più vicino alla gente comune.
Grazie Mamme
di Massimiliano D’Elia