Almeno 46 persone, tra cui molte donne e bambini, sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei condotti dall’aviazione pakistana nel distretto di Barmal, nella provincia di Paktika, nell’Afghanistan orientale. Sei persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dal portavoce del governo talebano Zabihullah Mujahid. Il Ministero della Difesa afghano ha condannato gli attacchi definendoli “barbari” e ha promesso una risposta. In un comunicato ufficiale, i talebani hanno dichiarato che non permetteranno che questa “evidente aggressione” passi senza conseguenze, ribadendo che difendere il territorio e la sovranità nazionale è un loro diritto inalienabile.
Le tensioni tra Afghanistan e Pakistan si sono intensificate dal ritorno al potere dei talebani nel 2021. Islamabad accusa Kabul di ospitare militanti del Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), un gruppo armato responsabile di numerosi attacchi contro il Pakistan. Sabato scorso, 16 soldati pakistani sono stati uccisi in un attacco rivendicato dal TTP contro una base militare vicino al confine afghano. Gli attacchi aerei a Barmal sembrano rappresentare una risposta a questo episodio.
Secondo Mujahid, tra le vittime figurano anche rifugiati del Waziristan, una regione pakistana dove, nel 2014, l’esercito pakistano aveva lanciato una massiccia operazione militare contro ribelli legati alla rete Al-Qaeda e ai talebani, costringendo molti abitanti a cercare rifugio in Afghanistan. Le autorità pakistane hanno chiesto a Kabul di adottare misure concrete contro i militanti che utilizzano il territorio afghano come base per attacchi. Tuttavia, la mancanza di cooperazione tra le due parti ha alimentato una spirale di violenza e ha ulteriormente inasprito le relazioni.
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