Secondo quanto riferito da Al Arabiya, sarebbe di almeno 20 morti e oltre 90 feriti il bilancio di un’esplosione in un deposito di armi a Sadr City, quartiere sciita di Baghdad.
Il comando dell’esercito iracheno ha fatto sapere che l’esplosione è avvenuta nei pressi di una moschea e i militari hanno aperto un’indagine per determinarne le cause.
Sadr City è un quartiere settentrionale di Baghdad dove si concentrano i sostenitori del leader sciita Moqtada al-Sadr, vincitore a sorpresa delle elezioni parlamentari del 12 maggio stando ai risultati non ancora ufficiali.
Ieri pomeriggio, infatti, il Parlamento iracheno ha ordinato il riconteggio manuale di tutti i voti espressi alle elezioni del 12 maggio e ha rimosso la commissione elettorale incaricata di supervisionare le legislative, sostituendola con nove giudici. Al termine delle votazioni, molti candidati avevano denunciato frodi attraverso il voto elettronico, introdotto per la prima volta in Iraq in occasione delle ultime elezioni.
Secondo un primo calcolo, “non ufficiale” le elezioni sono state vinte a sorpresa dalla Coalizione degli Uomini in Cammino (Sairun), alleanza tra il movimento di al-Sadr, comunisti e liberali, mentre l’Alleanza della Vittoria (Al-Nasr) del premier uscente, Haider al-Abadi è arrivata solo terza. Al secondo posto si sarebbe posizionata la coalizione filo-iraniana Fatah.