(di Nicola Simonetti) Camille Gaubert affronta l’argomento su Sciences et Avenir (18.01.2019) ed intervista la dr Monique Romon, già presidente della Société Française de Nutrition.
“Un pasto completo ed equilibrato che contenga – dice la Ramon – il 100% degli apporti nutrizionali raccomandati non è sospetto di generare carenza alcuna. Si tratta di sostituti dei pasti sotto forma di polveri da ricostituire con aggiunta di liquidi oppure di barrette nutritive. Ogni prodotto corrisponde, in termine di nutrienti, ad un terzo della razione alimentare consigliata ed i prodotti in commercio (in particolare, si riferisce ai “Feed”) tengono fede alle promesse anche se, in confronto ai veri alimenti, essi non siano l’ideale.
Il problema diventa tale se il soggetto consuma un prodotto al giorno e si astiene da ogni altro cibo. Sul piano nutrizionale nulla quaestio ma la prof. Romon non raccomanda questi prodotti neanche per persone che dispongano di poco tempo per mangiare… è questione di saper gestire il proprio tempo.
La prof. Romon fa osservare che “gli alimenti sono tutt’altro che una somma di nutrienti. La loro biodisponibilità può variare il modo e la velocità (barrette e polveri più rapidamente) di assorbimento da parte dell’organismo… il licopene, per esempio, cioè gli antiossidanti contenuti nei pomodori, è utilizzato differentemente a seconda che questi ultimi siano cotti o crudi.
Inoltre – sottolinea l’intervistata – barrette e polveri escludono la componente piacere che è insita in ogni alimento consumato e che è dimostrato molto importante anche ai fini della medicina nutrizionistica. I contenitori di plastica di queste confezioni possono anche creare problemi per l’ambiente.
Comunque – raccomanda l’intervistata – mai queste preparazioni come dieta. Siano l’ultima scelta per controllare il proprio peso. Per farlo, “riapprendiamo a mangiare secondo la fame, la sazietà ed il piacere… l’artificiale, indubbiamente pratico, sia per far fronte a momenti di emergenza che non lasciano tempo di preparare o consumare il pasto solito”. Ma, anche per le emergenze, la prof. Romon suggerisce preparazioni e pasti rapidi con alimenti facilmente accessibili o preparati in precedenza… questione di buona gestione del tempo.
“Sul piano sanitario, questi prodotti per lo smartfood (Feed e simili) siano consumati nel contesto di un’alimentazione classica e quasi mai per rimpiazzare del tutto la classica alimentazione”.