Bellezze d’Italia, Papa Innocenzo III nato in un paesino a sud di Roma, Gavignano

Non tutti sanno che, nel lontano passato, tanti sono stati i Papi che hanno avuto residenze estive e numerose diatribe e guerre con feudi dell’epoca, a sud di Roma. Ma un piccolo paesino, Gavignano, ha dato addirittura i natali a  Papa Innocenzo III. Nel 1161 nacque a Gavignano il 176° Papa della chiesa cattolica.

Gavignano tra tante vicende storiche, distruzioni a causa delle guerre, carestie con gravi perdite umane ha trovato finalmente pace, quando tutta la popolazione chiese un aiuto celeste alla Madonna delle Grazie, ivi venerata.

Il 3 ottobre 1679, dopo che una grave epidemia di peste aveva causato ben 94 decessi, la popolazione gavignanese si rivolse alla Madonna affinché intercedesse ed il morbo miracolosamente cessò. Dal quel momento si decise di celebrare ogni anno nella Chiesa di San Rocco la festa in ricordo di tale avvenimento. Questo particolare culto si arricchì poi nel tempo di innumerevoli altri casi miracolosi, su tutti l’evento del 9 luglio 1796, il «movimento meraviglioso degli occhi» ed infine la grazia ricevuta durante il conflitto mondiale. Il popolo gavignanese ringraziò per essere uscito indenne dalla guerra con una solenne cerimonia nel 1945. Per l’occasione sedette all’organo il Maestro don Lorenzo Pelosi, attorno a lui una schola cantorum locale formatasi in quell’anno; venne eseguita la Secunda Missa Pontificalis ed il Maestro di Tortona, frequentatore assiduo del paese, rese omaggio a suo modo componendo il nuovo Inno “Alla vergine delle Grazie”.

La Chiesa di San Rocco, dopo il voto del 1679, divenne così custode del culto mariano locale e degli eventi religiosi ad esso annessi. Realizzata a pianta bipartita, la Chiesa è dotata di due cappelle, quella di sinistra dedicata alla Madonna delle grazie e quella di destra a San Rocco, il patrono di Gavignano. Le due statue sono collocate in apposite nicchie. Nel corso del tempo, all’edificio vengono apportate alcune modifiche: nei primi anni del secolo XVIII viene innalzato un modesto campanile e sistemata la sacrestia; nel 1736 viene ristrutturata la cappella della Madonna e nel 1854 modificato l’interno. Una vera trasformazione si verifica nel 1907 su iniziativa dell’Arciprete Francesco Sinibaldi. La superficie della chiesa viene raddoppiata, la cappella e l’altare della Madonna abbelliti con marmi pregiati.

 

Sono passati gli anni e la Chiesa di San Rocco, al suo interno, presentava i segni del tempo. Tutti i fedeli chiedevano interventi celeri, ma le difficoltà burocratiche e la carenza dei fondi erano, in pratica, ostacoli insormontabili. La chiesa al suo interno, era destinata ad un lento e continuo degrado. La popolazione ed i fedeli dei paesi limitrofi, increduli, non sopportavano vedere così la loro chiesa, la casa delle due sacre statue, senza poter fare nulla al riguardo.

Tutti erano scoraggiati e tutti continuavano comunque ad affollare la chiesa di San Rocco per pregare nel loro luogo preferito, nel luogo dove potevano stare ad un palmo dalle statue di San Rocco e dall’amatissima Madonna delle Grazie.

Questa estate, è successo quello che tutti oramai pensavano non potesse mai accadere. I Beni Culturali hanno dato il “placet” alle opere di restauro. Ora toccava reperire i fondi.

Tanti i benefattori. E’ partita una corsa collettiva per aiutare chi da sempre ha sostenuto e mantenuto il decoro del Santuario. Dal 6 al 24 agosto 2017 finalmente l’impossibile è diventato realtà. Francesco Di Rofi e Fabrizio Mazzocchi hanno compiuto le opere di tinteggiatura e restauro dando a tutto l’ambiente l’antico splendore. Il 27 agosto, con la traslazione del Patrono San Rocco, finalmente è stato inaugurato il Santuario nella sua nuova veste, molto apprezzata dalla cittadinanza accorsa numerosa. Presenti alla cerimonia il parroco Don Alberto e il Sindaco Emiliano Datti.

 

di Emanuela Ricci

Bellezze d’Italia, Papa Innocenzo III nato in un paesino a sud di Roma, Gavignano

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