Biden, Putin e Meloni si prendono una pagina dei libri di storia

(di Francesco Matera) Ieri una giornata che sarà scritta nei libri di storia dei nostri figli e nipoti. Mentre Vladimir Putin dalla Duma tuonava contro il mondo occidentale, Biden dalla Polonia rispondeva a tono enfatizzando un Occidente unito e determinato nel combattere l’invasore dell’Ucraina. Putin ha lanciato la sfida agli StatiUniti sospendendo il Trattato sul nucleare – Start -, l’unico accordo rimasto in vita con gli americani per mantenere egualitario il numero delle testate nucleari tra le due superpotenze.

Nella stessa giornata il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni si è presa la scena del palco internazionale e dopo 8 ore di viaggio in treno dalla Polonia ha raggiunto la capitale ucraina Kiev per incontrare il presidente Zelensky, lasciandosi indietro le polemiche del mancato invito del presidente francese al trilaterale di Parigi tra Macron-Scholz-Zelensky.

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Così in una dichiarazione congiunta del presidente Zelensky e del premier italiano Meloni: “L’Ucraina è pronta a riconoscere l’importante ruolo dell’Italia nella ricostruzione e nella rapida ripresa del Paese”.

Giorgia Meloni a margine dell’incontro con il leader ucraino Zelensky in un fiume di parole ha chiarito in maniera lapidaria la posizione dell’Italia: “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione Russa, l’Italia non intende tentennare e non lo farà. E’ passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità. Al cospetto del mondo l’Ucraina ha già vinto la sua battaglia per affermare la sua identità. L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”.
Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così”.

Nel corso della conferenza stampa il premier italiano, sulla questione delle armi ha detto che “quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini“.


Sulla ricostruzione Meloni ha detto: “Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra, ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull’Ucraina. L’Italia lavora ad una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile a Roma. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da adesso, penso che l’Italia possa recitare un ruolo da protagonista con le sue eccellenze strategiche”.

Biden in Polonia

Joe Biden: “Kiev resiste ed è forte. Vladimir Putin pensava che si saremmo arresi, sbagliava. Le democrazie del mondo hanno risposto all’invasione dell’Ucraina. L’Europa è stata messa alla prova, ma noi continueremo a difendere la democrazia a tutti i costi. Le democrazie del mondo si sono rafforzate, non indebolite. Il sostegno a Kiev è solido come una roccia, e difendere ogni centimetro del territorio della Nato è un impegno sacro, ogni attacco contro uno di noi è un attacco a tutti (menzionando così l’art. 5 della Nato ndr). Putin dubita ancora della nostra capacità di resistere, ma noi non ci stancheremo mai. Putin credeva di essere un duro ma si è scontrato con la volontà di ferro” dell’America. L’Ucraina non sarà mai, mai sconfitta dalla Russia, perchè gli autocrati non vanno accontentati, vanno combattuti. La Russia ha commesso “crimini contro l’umanità senza vergogna. L’Occidente non voleva attaccare la Russia come ha detto Putin oggi. La guerra è una scelta di Putin. Gli Usa non stanno cercando di distruggere la Russia.

Il monologo di Putin

Vladimir Putin  ha parlato in un monlogo per un’ora e 45 minuti all’Assemblea Federale a Mosca, facendo il punto sulla guerra in Ucraina e la situazione economica e sociale della Russia.

L’obiettivo dell’Occidente è portare la Russia ad una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l’esistenza stessa della Russia  ma noi raggiungeremo i nostri obiettivi. Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che defineranno il futuro del nostro paese e popolo”.

Sull’Italia Putin ha detto: La Russia sa essere amica e mantenere la parola data, lo dimostra il nostro aiuto ai Paesi europei, come l’Italia, durante il momento più difficile della pandemia di Covid, esattamente come stiamo andando in aiuto nelle zone del terremoto”.

In una inflessione quasi delirante Putin ha detto che è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia.

In serata il presidente russo Vladimir Putin ha presentato alla Duma la legge sulla sospensione della partecipazione della Russia al trattato New Start. Lo ha riferito il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, secondo quanto riportato dalla Tass. La legge, ha aggiunto, sarà esaminata dalla Camera bassa russa domani.

Nel pomeriggio il Cremlino sulla sospensione del Trattato Start aveva però precisato che la Russia continuerà a rispettare i limiti quantitativi del New Start finché il trattato è in vigore, precisando che la Russia “continuerà a scambiare notifiche con gli Stati Uniti sui lanci di missili balistici”.

https://www.youtube.com/watch?v=7czfC8Y5P6M

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