Bitcoin: per analisti rischio bolla, ma market cap potrà salire a 5.000 miliardi di dollari

I forti rialzi di bitcoin potrebbero portare la valuta digitale al valore esorbitante di 250.000 dollari, contro gli attuali 4.600 circa, nel corso dei prossimi dieci anni. Questo farebbe volare la capitalizzazione del mercato di bitcoin a 5.000 miliardi nello stesso arco temporale. A prevedere questo tipo di scenario e’ Aaron Lasher, cofondatore di Breawallet, secondo cui, però, il rischio di bolla è dietro l’angolo: “Posseggo bitcoin da lungo tempo e sono felice dei recenti movimenti del prezzo (ha toccato il record di 4.911,80 dollari, con una market cap di 72,42 miliardi, e sale piu’ del 300% da inizio anno), ma sono consapevole del fatto che il mercato rialzista sarà probabilmente seguito da una fase ribassista abbastanza drastica”, ha detto a MarketWatch. Secondo Lasher, “esiste assolutamente una bolla delle valute digitali”, ma “non necessariamente è una cosa negativa”. Anche secondo Robert Shiller, professore di economia di Yale e premio Nobel per il suo lavoro, “il migliore esempio di bolla è attualmente bitcoin”. Secondo l’economista, come ha spiegato in un’intervista a Quartz, l’alone di mistero che circonda la valuta digitale contribuisce al suo successo: “L’inventore non è mai stato identificato e la sua brillante idea del criptaggio e del blockchain alimenta la convinzione che sia così potente da non potere essere fermato neppure dai governi”, ha detto parlando anche della scarsa regolamentazione di bitcoin.

Approfondimenti

Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo inventore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, che sviluppò un’idea da lui stesso presentata su Internet a fine del 2018. Per convenzione, il termine Bitcoin, con l’iniziale maiuscola, si riferisce alla tecnologia e alla rete, mentre il minuscolo bitcoin si riferisce alla valuta in sé.

A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, ma sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà dei bitcoin.

La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.

Bitcoin è una delle prime implementazioni di un concetto definito come criptovaluta, descritto per la prima volta nel 1998 da Wei Dai su una mailing list.

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