Bombardamento porto Houthi. Crosetto: “i nostri velivoli zona Hodeida per trasporto e non rifornimento in volo”

Andrea Pinto

Un vero bombardamento ha colpito ieri Hodeida, il principale porto commerciale dello Yemen, snodo indispensabile per il regime degli Houthi per i traffici commerciali del paese compresi quelli illeciti con l’Iran. L’attacco è avvenuto come risposta di Israele al recente attacco con un drone su Tel Aviv, che ha causato un morto e diversi feriti. Gli F16 israeliani hanno colpito Hodeida nel tardo pomeriggio di ieri. Le forze armate israeliane (IDF) hanno subito rivendicato l’azione attraverso un comunicato, affermando di aver mirato al porto perché rappresenta un punto di transito per le armi fornite dall’Iran agli Houthi. Il ministro della Difesa, Joav Gallant, ha dichiarato: “Il sangue dei cittadini israeliani ha un prezzo: e questo vale in Libano, a Gaza, in Yemen e in ogni altro luogo”.

Israele ha informato gli Stati Uniti prima di colpire, sottolineando che l’azione è stata completamente autonoma e non ha coinvolto collaborazioni con gli USA o altri Paesi, inclusa l’Italia. Questo dettaglio evidenzia l’importanza geopolitica dell’attacco e il nuovo scenario che si prospetta.

Non a caso il ministro della Difesa italiana Guido Crosetto su X ha replicato ad un post che indicava su una mappa la presenza di un aereo di rifornimento italiano vicino Hodeida: “L’Italia ha un KC767 in volo in quella zona ma non per compiti di rifornimento in volo, ma per trasporto in combinazione con un C130 per la normale attività a Gibuti e Mogadiscio. Attività esclusivamente italiane”.

Gli Houthi hanno già annunciato vendetta. Sempre ieri almeno 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele.

Un ulteriore fattore di preoccupazione è la difficoltà di immaginare un dialogo con gli Houthi, a differenza delle crisi precedenti tra Israele e Iran, dove la diplomazia occidentale, soprattutto quella americana, era riuscita a contenere le tensioni attraverso canali indiretti con Teheran. La situazione attuale presenta quindi sfide diplomatiche e strategiche notevoli, con il rischio di un’escalation che potrebbe coinvolgere ulteriormente la regione.

Subscribe to our newsletter!

Bombardamento porto Houthi. Crosetto: “i nostri velivoli zona Hodeida per trasporto e non rifornimento in volo”

| ATTUALITA' |