Non ha tardato la reazione americana di fronte alle provocazioni nordcoreane, bombardieri strategici e caccia stealth americani hanno sorvolato la penisola coreana, riferisce l’agenzia stampa sudcoreana Yonhap. Quattro jet stealth F-35B e due bombardieri strategici B-1B hanno effettuato oggi manovre di addestramento assieme a caccia F-15K dell’aviazione di Seul in risposta ai continui lanci di missili balistici da parte di Pyongyang e al suo programma nucleare, ha reso noto l’aviazione sudcoreana. Le manovre, definite senza precedenti dall’agenzia Yonhap, hanno coinvolto i caccia F-35B provenienti dalle basi in Giappone, oltre a bombardieri a lungo raggio provenienti da Guam, la base americana contro la quale continuano ad arrivare le minacce di Pyongyang. Assieme ad uno squadrone di quattro F-15K hanno condotto esercitazioni per raid di precisione contro impianti nordcoreani nella base di Pilseung Range, nella regione orientale montagnosa sudcoreana di Gangwon. Sono state impiegate bombe MK-84, MK-82 e GBU-32. L’aviazione sudcoreana ha descritto le esercitazioni come “un’operazione di interdizione aerea”, intesa a dimostrare la determinazione degli alleati nell’affrontare in modo risoluto le provocazioni nordcoreane. Alle manovre hanno partecipato anche KC-135
Stratotanker per il rifornimento in volo. “Le nostre forze aeree sono in grado di condurre operazioni perfettamente combinate – ha detto il generale Won In-chul, a capo del comando operativo dell’aviazione di Seul – non importa quando, dove e come il nemico ci provocherà, la nostra rappresaglia provocherà loro un’insormontabile timore e un profondo rimpianto.
Non è tardata la risposta della Cina. Non permetteremo una guerra o il caos alle nostre, assicurando che “le soluzioni militari non sono un’opzione”. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa Ren Guoqiang nel briefing mensile sulle vicende turbolente legate alla penisola coreana. “Abbiamo sempre sostenuto la soluzione dei problemi con il dialogo e il confronto”, ha aggiunto.